Fa fatica a decollare il “bando tende” promosso dal Distretto urbano del commercio (soggetto del quale fanno parte Comune, Confcommercio e Confesercenti) per l’installazione delle tende da sole colore bordeaux in tutti i negozi del centro storico, a esclusione di quelli che si trovano sotto i portici. A una decina di giorni dalla scadenza del bando, prevista per il 17 luglio, solo soltanto una decina gli esercizi che hanno manifestato il loro interesse. Tuttavia, spiega la manager del Distretto Margherita Pilone, «dall’inizio della settimana abbiamo registrato un risveglio di interesse da parte di diversi operatori». All’apertura della gara si era stimata la partecipazione di un’ottantina di attività.
Il bando, finanziato con 162 mila euro da risorse di Regione e Comune nell’ambito di un più ampio progetto da 300 mila euro – mette a disposizione un contributo fino a 3 mila euro per ciascun operatore, «incentrandolo unicamente sulle tende parasole – prosegue Pilone -. Dopo i primi giorni un po’ di impasse, ma succede sempre prima che venga recepito qualcosa, adesso le domande stanno arrivando. Diciamo che al momento siamo nell’ordine di una decina, ma siamo certi che altre ne arriveranno prima della scadenza».
Pilone è consapevole che «non ci sarebbe stata una corsa alla tenda nuova, anche perché esiste da sempre fra i novaresi una tendenza a sapere come si comporta il vicino prima di muoversi; e in molti casi non esiste neppure l’esigenza di collocare una tenda. Basti pensare che in tutto il centro storico i negozi che ne possiedono una sono solo 43».
E in effetti, sole o meno, diversi esercizi commerciali non ne hanno davvero bisogno. Un esempio? Quelli in corso Italia lungo sul lato sinistro (in direzione della Barriera Albertina) sono già in ombra e poi bisogna tenere conto della decisione di uniformarne il colore, adottando un rosso bordeaux, che ha fatto storcere il naso a qualcuno: «Ma in ogni caso – dice ancora Pilone – se un domani chiunque dovesse decidere di cambiarla dovrebbe in ogni caso farla di quel colore, in quanto deciso a livello di commissione». Una scelta che presenta una sua logica, «quella di rendere omogeneo dal punto di vista visivo il centro storico, dandogli una personalità che adesso non c’é».
Cosa accadrà, dunque, dopo il 17 luglio? «Verranno esaminate le domande pervenute e si registreranno le prime approvazioni, con i commercianti che potranno iniziare a installare le nuove tende – spiega la manager del Duc -. Ogni domanda può ottenere un contributo fino a 3 mila euro (utilizzabili per l’intera struttura oppure solo per il telo), ma i primi preventivi sono ampiamente al di sotto di questo massimale». La novità è rappresentata dal fatto che la Cabina di regia del Distretto provvederà a pubblicare un altro bando (indicativamente tra la fine di luglio e l’inizio di agosto) che prevederà «sempre le tende da sole, ma anche altre opportunità come gli ombrelloni dei dehor. Le domande saranno esaminate a sportello, ognuno potrà richiedere sempre fino a un massimo di 3 mila euro e le risorse saranno pescate da quanto avanzato dal primo bando, perché il nostro obiettivo è quello di utilizzarle, con i commercianti che potranno utilizzarle per fare altre cose, dall’illuminazione all’impianto di allarme. Avere insomma una scelta più ampia, che non sia solo la tenda» conclude Pilone.
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Una risposta
Un fiasco, per ora.