Regione Piemonte e sindacati della sanità piemontese hanno siglato oggi, 7 luglio, un accordo per un piano straordinario di 2.000 assunzioni a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2024. Per fare questo l’amministrazione regionale si è impegnata a immettere risorse aggiuntive per un totale di 175 milioni di euro.
Alla firma, al Grattacielo Piemonte, hanno partecipato il presidente Alberto Cirio, l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, il coordinatore dell’Osservatorio Pietro Presti, il direttore regionale della Sanità Antonino Sottile e i rappresentanti di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl, Fiasl, Nursind, Nursing Up.
«L’accordo firmato oggi permette finalmente di dare da un lato respiro al personale in essere e di lavorare in condizioni più umane rispetto ai carichi attuali, e dare soprattutto una prima risposta ai cittadini in termini di tempi di cure e qualità delle stesse – afferma il segretario di Fp Cgil Novara e Vco, Paolo Del Vecchio -. Questo è frutto delle continue mobilitazioni che in ogni territorio provinciale e regionale, nonché nazionale, abbiamo messo in campo, coinvolgendo la società civile in un patto reciproco di salvaguardia e tutela della sanità pubblica. Non solo assunzioni, ma anche reinternalizzazioni di servizi prevede l’accordo. Lo abbiamo sempre detto salvaguardare la sanità pubblica è salvaguardare la Costituzione».
«Questo accordo, costruito e voluto fortemente dalle nostre organizzazioni sindacali rappresenta una rivoluzione copernicana del sistema fino ad oggi adottato dalle direzioni strategiche aziendali sul versante dell’utilizzo delle risorse a disposizione per le assunzioni e sul ricorso smodato delle esternalizzazioni – aggiungono i rappresentanti regionali -. Possiamo finalmente sostenere che il rilancio del nostro servizio sanitario regionale da oggi passa prioritariamente dall’investimento sul personale come primo obbiettivo
delle direzioni generali. Non solo. Con questo atto per la prima volta la Regione Piemonte ammette la carenza atavica di personale sanitario aderendo alle nostre richieste di avviare un percorso assunzionale straordinario per il fondamentale recupero di tute le professionalità perse in questi anni e per il recupero della gestone diretta dei servizi dati in concessione a privati».