Il sindaco Canelli: «Più agenti di polizia e risparmiare Novara dall’ondata migratoria»

Lo ha detto il primo cittadino durante l'incontro con il sottosegretario all'Interno Molteni

Sicurezza, immigrazione, più risorse per le forze di polizia. Da quella di Stato a quelle locali. Sono i temi principali emersi a conclusione del “tour” che il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni ha affrontato nella giornata di ieri, venerdì 21 luglio, a Novara. Più disponibilità economiche per far fronte a una carenza degli organici, tanto nella Polizia di Stato.


«Da questa giornata – ha detto il sindaco con delega alla Sicurezza, Alessandro Canelli, in occasione della conferenza stampa conclusiva – abbiamo calibrato meglio le esigenze di personale che servirebbero nella nostra città sotto il profilo della sicurezza. Mentre i Carabinieri stanno operando molto bene perché, rientrando nel comparto della Difesa, non hanno problemi di questo genere, per la Polizia di Stato mancano circa 25 persone rispetto alle attuali 180, come del resto a noi».


Sul tema dell’immigrazione e dell’accoglienza, Canelli ha voluto giocare subito d’anticipo: «Si tratta di una situazione che sta preoccupando tanti sindaci italiani. E’ evidente che l’aumento degli arrivi negli ultimi mesi crea problemi legati al collocamento di questi migranti. In Piemonte la cosa è stata gestita molto bene. Riteniamo che la nostra città abbia già adeguatamente dato disponibilità negli scorsi mesi e anni. Tanto che su cinquecento presenze in provincia ben 330 sono collocati in città, senza dimenticare gli sforzi compiuti anche in occasione dell’emergenza Ucraina. Ci aspettiamo che questo venga debitamente considerato nell’organizzazione logistica del collocamento dei nuovi migranti che arriveranno nelle prossime settimane. Non diciamo che la città di Novara non potrà accogliere più nessuno, però nei numeri dovrà essere tenuto conto di questo».


Al tempo stesso, ha continuato il primo cittadino, «ci aspettiamo che anche per quanto riguarda il tema dei minori non accompagnati, dove Novara ha sempre dato tanto rispetto ad altre località della provincia, se dovesse esserci una richiesta di collocamento straordinario si tenga conto degli sforzi che abbiamo sostenuto dal punto di vista logistico, organizzativo e finanziario».


Canelli ha poi ribadito il concetto di “sicurezza percepita”: «Un fenomeno di delittuosità legato a comportamenti da parte di giovani diversi da quelli pre pandemia. Una situazione che sta prendendo piede, legata anche a situazioni sociali, che sfocia in problemi di sicurezza reale. Comportamenti incivili, che piano piano nelle forme più gravi diventano davvero problemi di sicurezza, perché molestatori e predatori nei confronti di altri soggetti».


Da parte sua il sottosegretario Molteni, al termine di un confronto completo avuto nel corso della giornata con tutti i soggetti, ha avuto modo di affermare «di avere un quadro completo sul fatto che la sicurezza rimane una delle priorità di questo Governo. Non si deve parlare in termini di emergenzialità ma di priorità e necessità. Una forte convinzione è quella che la sicurezza sia un diritto fondamentale dei cittadini; che vada rafforzata non solo nella grandi città metropolitane ma anche in quelle di medie dimensioni come Novara». L’esponente dell’esecutivo ha ribadito che nell’ultima legge di Bilancio saranno destinate ulteriori risorse per il rafforzamento degli organici: «Stiamo pagando scelte sbagliate fatte in passato che hanno indebolito il comparto della sicurezza. Abbiamo la polizia migliore del mondo per capacità e professionalità. Da sempre quando il cittadino chiama la polizia risponde; in questo momento la polizia chiede sostegno e aiuto. Tocca alla politica e alle istituzioni rispondere».


Sul tema dell’immigrazione «i numeri sono importanti, ma il Governo non vuole giocare unicamente in difesa, ma in attacco. Per noi la priorità rimane quella di bloccare nel più breve tempo possibile gli sbarchi. Il problema deve essere affrontato alla radice attraverso un blocco delle partenze».

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Lo ha detto il primo cittadino durante l’incontro con il sottosegretario all’Interno Molteni

Sicurezza, immigrazione, più risorse per le forze di polizia. Da quella di Stato a quelle locali. Sono i temi principali emersi a conclusione del “tour” che il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni ha affrontato nella giornata di ieri, venerdì 21 luglio, a Novara. Più disponibilità economiche per far fronte a una carenza degli organici, tanto nella Polizia di Stato.


«Da questa giornata – ha detto il sindaco con delega alla Sicurezza, Alessandro Canelli, in occasione della conferenza stampa conclusiva – abbiamo calibrato meglio le esigenze di personale che servirebbero nella nostra città sotto il profilo della sicurezza. Mentre i Carabinieri stanno operando molto bene perché, rientrando nel comparto della Difesa, non hanno problemi di questo genere, per la Polizia di Stato mancano circa 25 persone rispetto alle attuali 180, come del resto a noi».


Sul tema dell'immigrazione e dell'accoglienza, Canelli ha voluto giocare subito d'anticipo: «Si tratta di una situazione che sta preoccupando tanti sindaci italiani. E' evidente che l'aumento degli arrivi negli ultimi mesi crea problemi legati al collocamento di questi migranti. In Piemonte la cosa è stata gestita molto bene. Riteniamo che la nostra città abbia già adeguatamente dato disponibilità negli scorsi mesi e anni. Tanto che su cinquecento presenze in provincia ben 330 sono collocati in città, senza dimenticare gli sforzi compiuti anche in occasione dell'emergenza Ucraina. Ci aspettiamo che questo venga debitamente considerato nell'organizzazione logistica del collocamento dei nuovi migranti che arriveranno nelle prossime settimane. Non diciamo che la città di Novara non potrà accogliere più nessuno, però nei numeri dovrà essere tenuto conto di questo».


Al tempo stesso, ha continuato il primo cittadino, «ci aspettiamo che anche per quanto riguarda il tema dei minori non accompagnati, dove Novara ha sempre dato tanto rispetto ad altre località della provincia, se dovesse esserci una richiesta di collocamento straordinario si tenga conto degli sforzi che abbiamo sostenuto dal punto di vista logistico, organizzativo e finanziario».


Canelli ha poi ribadito il concetto di "sicurezza percepita": «Un fenomeno di delittuosità legato a comportamenti da parte di giovani diversi da quelli pre pandemia. Una situazione che sta prendendo piede, legata anche a situazioni sociali, che sfocia in problemi di sicurezza reale. Comportamenti incivili, che piano piano nelle forme più gravi diventano davvero problemi di sicurezza, perché molestatori e predatori nei confronti di altri soggetti».


Da parte sua il sottosegretario Molteni, al termine di un confronto completo avuto nel corso della giornata con tutti i soggetti, ha avuto modo di affermare «di avere un quadro completo sul fatto che la sicurezza rimane una delle priorità di questo Governo. Non si deve parlare in termini di emergenzialità ma di priorità e necessità. Una forte convinzione è quella che la sicurezza sia un diritto fondamentale dei cittadini; che vada rafforzata non solo nella grandi città metropolitane ma anche in quelle di medie dimensioni come Novara». L'esponente dell'esecutivo ha ribadito che nell'ultima legge di Bilancio saranno destinate ulteriori risorse per il rafforzamento degli organici: «Stiamo pagando scelte sbagliate fatte in passato che hanno indebolito il comparto della sicurezza. Abbiamo la polizia migliore del mondo per capacità e professionalità. Da sempre quando il cittadino chiama la polizia risponde; in questo momento la polizia chiede sostegno e aiuto. Tocca alla politica e alle istituzioni rispondere».


Sul tema dell'immigrazione «i numeri sono importanti, ma il Governo non vuole giocare unicamente in difesa, ma in attacco. Per noi la priorità rimane quella di bloccare nel più breve tempo possibile gli sbarchi. Il problema deve essere affrontato alla radice attraverso un blocco delle partenze».

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