Tre interventi hanno visto impegnati gli uomini della Polizia Ferroviaria di Novara nei pressi dello scalo cittadino. Inizialmente il personale della Polfer ha tratto in arresto una donna di origini nigeriane che aveva precedentemente aggredito con un bastone un addetto delle pulizie. La donna, dopo aver colpito l’operaio, ha proseguito la sua condotta violenta anche nei confronti degli agenti intervenuti, minacciandoli con una barra metallica con la quale si è poi servita per danneggiare alcuni arredi all’interno dell’ufficio di Polizia. Bloccata e disarmata, la donna è stata quindi arrestata per i reati di violenza, resistenza e minacce a pubblico ufficiale.
Gli operatori della Polfer novarese hanno successivamente arrestato in stazione un trentenne italiano in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso nel 2020 dal Tribunale di Verbania per il reato di evasione. L’uomo, oggetto di un normale servizio di controllo all’interno dello scalo ferroviario, in seguito alle verifiche del caso, è stato quindi associato al carcere di via Sforzesca, dove deve ancora scontare una pena di 5 mesi e 28 giorni.
Il terzo intervento si è registrato quando gli agenti, su segnalazione del Dirigente movimento, hanno bloccato – all’altezza del terzo binario – un giovane cittadino del Mali che, in evidente stato confusionale, stava cercando di gettarsi sotto un treno in arrivo. I poliziotti riuscivano a bloccarlo, impedendo il gesto estremo. Provvidenziale, oltre alla tempestività da parte degli operatori, si è rivelata anche la condotta del macchinista del convoglio nell’attivare in tempo i sistemi di frenatura rapida. Il giovane africano, tramite l’intervento del 118, è stato quindi trasportato in ospedale per le cure del caso.