La Guerra del Vietnam (1961-1975), è uno di quei conflitti, ma più un generale accadimenti storici, che oggi si definirebbero “iconici”. Su quella guerra sono stati scritti centinaia di libri, sono stati girati decine e decine di film e hanno dato luogo o hanno contribuito a dar luogo, a rivolte e contestazioni epocali e ha plasmato l’immaginario collettivo di intere generazioni. Al di là di tutto ciò Nicola Bertasi, propone un’altra “cartografia visuale della memoria” e di questo nuovo sguardo su quella guerra mai completamente metabolizzata dagli USA (e dal mondo Occidentale), il PAC di Milano propone una piccola ma interessantissima mostra dal titolo “Like Rain Falling from the Sky”.
Per Nicola Bertasi questa guerra è stata l’occasione per rivisitare le immagini della guerra del Vietnam da un altro punto di vista, un punto di vista introspettivo, una narrazione poetica della guerra, perché indubbiamente la poesia nasce dove nasce la vicenda umana, guerra compresa. Già, perché Nicola Bertasi ai tempi della guerra del Vietnam, non era nemmeno nato, Bertasi nasce infatti nel 1983, vive tra Parigi e Milano ed è un fotografo indipendente, nel 2021 il prestigioso New Post Photography Award e con questa mostra è stato finalista al Grand Prix della fotografia documentaria 2019.
Fotografie della guerra elaborati con inserti di colore, sovrapposizioni di fotografie famose con sequenze cinematografiche, un lavoro di tessitura e di rielaborazione caratterizzate dalla sobrietà dell’intervento e per la resa estetico-poetica. L’Italia è un paese tradizionalmente distratto verso la fotografia, pur avendo dato i natali a grandissimi fotografi. Ancora meno spazio è dato a mostre come questa, dove la fotografia è presentata come mezzo e non come fine. La mostra è allestita nel mezzanino del Padiglione di Arte Contemporanea di via Palestro ed è aperta fino al prossimo 10 settembre prossimo.