Le aveva rivolto frasi minacciose come: «Ti ammazzo, ti sotterro». E poi percosse, schiaffi, strattonamenti. Geloso, non voleva addirittura che la moglie uscisse in gonna, perché poteva attirare l’attenzione di altri uomini. Ancora, messaggi molesti, anche sui social. Una lunga serie di vessazioni fra le mura domestiche quelle raccontate nel maggio del 2019 da una trentasettenne aronese ai carabinieri. La sua denuncia, in tribunale a Novara, ha portato alla condanna dell’ex marito M.R., 39 anni, di Bellinzago Novarese, a 2 anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia, un anno in meno rispetto alla richiesta dal pm. La pena è stata sospesa a condizione che l’imputato paghi la provvisionale da 2.500 euro come risarcimento alla vittima. La difesa aveva chiesto invece l’assoluzione.
Fra gli episodi cui ha fatto riferimento la donna nel corso della sua testimonianza c’è quello del 18 aprile 2018, quando a una cena di compleanno fuori casa era stata costretta a stare seduta tutto il tempo proprio perché indossava una gonna. Il giorno dopo il marito geloso le aveva rotto il cellulare accusandola di tradirlo, tirando un calcio anche a lei. Più o meno nello stesso periodo l’uomo aveva pubblicato sui siti «bakeka» e «escort» annunci sessuali con le foto di lei. In diversi l’avevano contattata, chiedendo incontri.