C’è una legge in attesa alla Camera su cui Salvini sta puntando con tutte le sue forze: il ritorno all’elezione diretta del presidente della Provincia a suffragio universale da parte dei cittadini stessi, mentre la legge Del Rio aveva introdotto l’elezione solo da parte dei consiglieri comunali dei Comuni della provincia con un meccanismo oscuro e complicato.
Pare che siano troppi gli ex sindaci leghisti che in mancanza di una legge che permetta il terzo mandato – oggi dopo due mandati consecutivi non puoi ricandidarti – rimangano a spasso, privando la Lega, oltre che loro stessi, di un prezioso incarico.
Con il rafforzamento delle Provincie e l’elezione diretta si tornerebbe a quella situazione che si era già vista nel centrosinistra quando i Ds, partito più forte, si accaparravano tutti i sindaci mentre i Popolari prendevano tutti i posti da presidente della Provincia.
In pratica la Lega riconoscerebbe le candidature a sindaco tutte ai Fratelli d’Italia ma almeno rimarrebbero le provincie con i presidenti.
Questo già nel 2024 e quindi anche a Novara in cui il presidente della Provincia è Federico Binatti al suo secondo mandato a Trecate come sindaco e quindi ineleggibile.
Binatti nel 2024 potrebbe essere eletto al consiglio regionale grazie ai moltissimi voti di Fdi: a questo punto il candidato presidente della Provincia sarebbe naturalmente Alessandro Canelli che lascerebbe il posto di sindaco di Novara ad un candidato o ad una candidata di Fratelli d’Italia che è il primo partito di Novara oltre che d’Italia.
Canelli, che scadrebbe nel 2026 da sindaco senza possibilità di rielezione, occuperebbe quindi un posto comunque prestigioso fino al 2029, magari poi nel frattempo potrebbe uscire qualcosa di meglio.
In questo modo nel centrodestra tornerebbe la pace e la tranquillità almeno per qualche tempo.