Quel diritto all’odio che si riaffaccia

Dalla rubrica Fuori di Cupola

“Odiare qualcosa o qualcuno è legittimo, è un sentimento personale. Non vedo perché dovremmo vivere in un mondo che prova solo amore”. 

Generale di Divisione Roberto Vannacci 

“ Serve più odio sociale per i ricchi “

Giorgio Cremaschi, Potere al Popolo

“Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli”

Gesù Cristo, Vangelo secondo Matteo(5,38)

Il problema dell’odio e dell’amore è sempre strettamente attuale, intramontabile, al centro della cronaca politica e sociale .

No, non si può proibire l’odio con una legge, con una multa , diciamo che è inutile, non si dovrebbe imporre nemmeno l’odio per legge come nella protesta diplomatica dell’Ucraina perché una donna russa ed un’altra Ucraina, colleghe ed amiche nell’ospedale italiano in cui lavorano, hanno voluto portare insieme la Croce alla Via Crucis al Colosseo. 

Sono sentimenti personali, a volte ci sembrano naturali, verso un femminicida, uno stupratore, un pedofilo, a volte ci sembrano subito gratuiti ed esagerati , per una squadra di calcio e i suoi tifosi , per un sorpasso azzardato.

Da personali rischiano di diventare collettivi, nazionali, di categoria, speriamo sempre di circoscriverli, contestualizzarli in qualche modo e contenerli. 

Purtroppo non è così, l’odio parte dal cuore dell’ uomo e invade l’umanità . 

Chi potrà salvare l’uomo dall’uomo stesso ? 

Sono temi eterni, non facili, irrisolti per definizione , certamente ma l’importante è che continuiamo a porceli, a rifletterci, a non pensare che riguardino solo gli altri. 

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Pier Luigi Tolardo

Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Quel diritto all’odio che si riaffaccia

Dalla rubrica Fuori di Cupola

“Odiare qualcosa o qualcuno è legittimo, è un sentimento personale. Non vedo perché dovremmo vivere in un mondo che prova solo amore". 

Generale di Divisione Roberto Vannacci 

“ Serve più odio sociale per i ricchi “

Giorgio Cremaschi, Potere al Popolo

“Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli”

Gesù Cristo, Vangelo secondo Matteo(5,38)

Il problema dell’odio e dell’amore è sempre strettamente attuale, intramontabile, al centro della cronaca politica e sociale .

No, non si può proibire l’odio con una legge, con una multa , diciamo che è inutile, non si dovrebbe imporre nemmeno l’odio per legge come nella protesta diplomatica dell’Ucraina perché una donna russa ed un’altra Ucraina, colleghe ed amiche nell’ospedale italiano in cui lavorano, hanno voluto portare insieme la Croce alla Via Crucis al Colosseo. 

Sono sentimenti personali, a volte ci sembrano naturali, verso un femminicida, uno stupratore, un pedofilo, a volte ci sembrano subito gratuiti ed esagerati , per una squadra di calcio e i suoi tifosi , per un sorpasso azzardato.

Da personali rischiano di diventare collettivi, nazionali, di categoria, speriamo sempre di circoscriverli, contestualizzarli in qualche modo e contenerli. 

Purtroppo non è così, l’odio parte dal cuore dell’ uomo e invade l’umanità . 

Chi potrà salvare l’uomo dall’uomo stesso ? 

Sono temi eterni, non facili, irrisolti per definizione , certamente ma l’importante è che continuiamo a porceli, a rifletterci, a non pensare che riguardino solo gli altri. 

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Pier Luigi Tolardo

Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.