Letteralmente trascinata dal pubblico fiorentino del “Pala Wanny” l’Italia non fallisce l’appuntamento con il sesto 3-0 in altrettanti match di questo campionato Europeo, ma l’ottavo di finale contro la Spagna (nell’immagine della Fipav la festa a fine gara) si è rivelato più complicato del previsto. Contro le “rosse”, nelle cui fila ha ben impressionato l’ex novarese Varela, le ragazze di Davide Mazzanti hanno dovuto sfoderare tutta la loro esperienza per venire a capo di un match che ha riservato rivelatosi, soprattutto nelle prime due frazioni, più complicato del previsto.
Partita inizialmente con Orro in regia e Antropova opposta, Lubian e Danesi centrali, Sylla e Pietrini bande con Parrocchiale libero, l’Italia solo in dirittura d’arrivo del primo set (dopo essere stata sotto 16-20) ha trovato la giusta quadratura in difesa (con l’ingresso di Fersino) e alcuni colpi vincenti di Antropova per il sospirato 25-23.
Situazione che si è poi ripetuta nel secondo gioco, con le azzurre piuttosto balbettanti in ricezione, ma capaci tuttavia di chiudere i conti (25-22) ancora con Antropova. Viatico per un terzo set questa volta tutto in discesa (9-5 e 18-9) sino al 25-19 di Pietrini che ha costretto alla resa una tenacissima Spagna.
Fra le “igorine” Eleonora Fersino, inizialmente esclusa dal 6+1 partente a causa di un problema gastrico che l’ha colpita nella notte recedente il match, è stata gettata nella mischia nel momento di maggiore difficoltà della frazione iniziale, offrendo il suo importante contributo; Anna Danesi si è confermata un importante riferimento nell’attacco con 9 palloni messi a terra, mentre Francesca Bosio ha offerto il suo apporto quando, oltre a dare il cambio a Bosio, è subentrata nei momenti in cui serviva “invertire” la diagonale.
Archiviato questo successo è tempo di pensare alla Francia, che nel pomeriggio aveva superato la Romania 3-1. La sfida contro le transalpine, ultimo ostacolo in vista del viaggio a Bruxelles, si giocherà ancora nel capoluogo toscano martedì sera, 29 agosto, alle 21,15.