Il compagno della Meloni, la sorella della Meloni, il cognato della Meloni ma trent’anni fa il cognato di Craxi, i figli di Craxi, la nipote di Mussolini.
E poi la moglie di Sumahoro, la figlia del ministro Pippo Cardinale, il fratello di Berlinguer, la vedova del senatore Parrino diventata senatrice e poi ministro, la compagna di Togliatti, Segni figlio di Segni, il senatore Cossiga e il senatore Cossiga figlio, come i due Senatori Agnelli Giovanni ma anche i fratelli Susanna ed Umberto Agnelli pure loro parlamentari come Antonio Giolitti, nipote di Giovanni e Giorgio La Malfa figlio di Ugo e Giorgio Amendola figlio di Giovanni.
Poi ci sono le eccezioni: tipo i figli di Andreotti, stufi e disgustati dalla politica, eppure affezionati e orgogliosi del padre, che non hanno mai voluto fare politica. L’Italia è così, la famiglia è tanto, tutto o quasi, anzi troppo, nel bene ma anche nel male: nell’orgoglio delle radici, ma anche nei privilegi tramandati di generazione. Tutto il mondo però è un po’ paese: in USA hanno sempre qualche Kennedy o qualche Bush fra i piedi. Dovremmo forse cominciare a fregarcene di chi sei figlio, naturale o legittimo, moglie, secondo marito, nipote, bisnipote, cognatissimo.
Sei bravo sei bravo, sei un asino sei un asino, sei normale sei normale anche se tua sorella è un genio, ti giudico in quanto individuo e non come parente, almeno ci provo a fare finta che tu sia orfano da sempre, single e basta, sterile e basta, ci provo, proviamoci, è difficile, lo so, quasi impossibile ma tentiamo.