Cameri, il Rione Serpente diserta il Palio degli asini. «Ci sentiamo presi in giro»

Secondo l'associazione l'amministrazione non si è confrontata con i Rioni circa la scelta di traslocare il Palio fuori dal centro cittadino

Il Palio degli Asini di Cameri non trova pace. Dopo le recenti polemiche sulla decisione da parte dell’amministrazione di traslocare la corsa al di fuori del centro cittadino, il Rione Serpente ha reso noto che non prenderà parte alla corsa il prossimo 11 settembre.

«Purtroppo, e sottolineiamo purtroppo, siamo costretti a tirarci indietro – affermano dal Rione Serpente – perchè come associazione ci sentiamo presi in giro da questa amministrazione che parla di confronto attivo con i Rioni quando in realtà questi confronti non ci sono mai stati. O meglio, siamo stati convocati e mi riferisco a tutti i Rioni, ma semplicemente per dirci che il Palio non sarebbe stato in centro città, bensì in un campo sperduto fuori Cameri. Hanno deciso senza prendere in considerazione chi la gara la svolge da settant’anni».

«Per questo ci tiriamo indietro – continuano e concludono – noi non ci prestiamo a questo gioco fatto di informazioni a metà, di mancato coinvolgimento, di ritardi e di scuse: noi abbiamo un unico e solo scopo che è impegnarci per difendere le tradizioni che abbiamo ereditato dai nostri nonni e dai nostri padri e non vogliamo metterle a repentaglio perché qualcuno non è capace di fare il proprio lavoro. Il Palio non è una corsa che vale in ogni luogo in cui viene disputata: il Palio è un elemento vivo della nostra tradizione e le nostre radici valgono più di ogni cosa. Il 34° Palio di Cameri non può essere trattato e gestito così, noi non ci stiamo».

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Secondo l’associazione l’amministrazione non si è confrontata con i Rioni circa la scelta di traslocare il Palio fuori dal centro cittadino

Il Palio degli Asini di Cameri non trova pace. Dopo le recenti polemiche sulla decisione da parte dell'amministrazione di traslocare la corsa al di fuori del centro cittadino, il Rione Serpente ha reso noto che non prenderà parte alla corsa il prossimo 11 settembre.

«Purtroppo, e sottolineiamo purtroppo, siamo costretti a tirarci indietro - affermano dal Rione Serpente - perchè come associazione ci sentiamo presi in giro da questa amministrazione che parla di confronto attivo con i Rioni quando in realtà questi confronti non ci sono mai stati. O meglio, siamo stati convocati e mi riferisco a tutti i Rioni, ma semplicemente per dirci che il Palio non sarebbe stato in centro città, bensì in un campo sperduto fuori Cameri. Hanno deciso senza prendere in considerazione chi la gara la svolge da settant'anni».

«Per questo ci tiriamo indietro - continuano e concludono - noi non ci prestiamo a questo gioco fatto di informazioni a metà, di mancato coinvolgimento, di ritardi e di scuse: noi abbiamo un unico e solo scopo che è impegnarci per difendere le tradizioni che abbiamo ereditato dai nostri nonni e dai nostri padri e non vogliamo metterle a repentaglio perché qualcuno non è capace di fare il proprio lavoro. Il Palio non è una corsa che vale in ogni luogo in cui viene disputata: il Palio è un elemento vivo della nostra tradizione e le nostre radici valgono più di ogni cosa. Il 34° Palio di Cameri non può essere trattato e gestito così, noi non ci stiamo».

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