Comune e Provincia, stop alla convenzione per il segretario generale

Dopo il pensionamento di Giacomo Rossi Palazzo Cabrino e i dirimpettai di Palazzo Natta torneranno ad avere ciascuno un vertice autonomo delle rispettive strutture. Fonzo (Pd): «Allora avevamo ragione noi»

Il Comune di Novara e i “vicini di casa” della Provincia torneranno ad avere ciascuno un proprio segretario generale. Nel corso del consiglio comunale di ieri mattina, mercoledì 20 settembre, con il voto favorevole della sola maggioranza (le minoranze hanno scelto alla fine di percorrere la strada dell’astensione) è stata approvata una delibera con la quale viene sciolta la convenzione, a suo tempo sottoscritta con la Provincia, che stabiliva di avere in “comune” la figura del segretario generale.

L’accordo fra le due amministrazioni ha fatto sì che gli enti interessati abbiano condiviso, nella persona di Giacomo Rossi, questo incarico, nella misura del 70 a 30 per cento a favore di Palazzo Cabrino. Una scelta, all’epoca contestata dalla minoranza di centrosinistra, che il sindaco Canelli aveva giustificato con l’esigenza di attuare un risparmio di risorse da un lato, sottolineando anche un particolare “feeling” con l’ente guidato da Federico Binatti.

Andato in pensione Rossi lo scorso agosto, tanto il Comune che la Provincia si sono ritrovate senza segretario generale, ma l’amministrazione del capoluogo ha anticipato i tempi scegliendo un ritorno all’antico, anche perché, come ha detto il sindaco, «sappiamo bene le difficoltà alle quali andrà incontro chi assumerà questo incarico per occuparsi di entrambi gli enti».

«La maggioranza si è rimangiata la parola – questa la sintesi del successivo intervento del capogruppo del Pd, Nicola Fonzo – mentre noi avevamo espresso parere contrario fin dall’inizio. Alla luce di questa decisione, sembra proprio che la convenzione, senza nulla togliere al lavoro svolto in maniera egregia dal dottor Rossi, sia stata costruita “ad personam”».

Dai banchi della maggioranza, a difesa del provvedimento, è intervenuto unicamente Andrea Crivelli (Forza Novara) che, essendo anche consigliere provinciale, non senza una vena polemica, ha ricordato come la scelta della convenzione sia stata approvata da Palazzo Natta anche con il voto favorevole degli esponenti di centrosinistra. Affermazione che non ha minimamente spostato le posizioni della minoranza: «Questo provvedimento dimostra solamente che avevamo ragione noi».

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Comune e Provincia, stop alla convenzione per il segretario generale

Dopo il pensionamento di Giacomo Rossi Palazzo Cabrino e i dirimpettai di Palazzo Natta torneranno ad avere ciascuno un vertice autonomo delle rispettive strutture. Fonzo (Pd): «Allora avevamo ragione noi»

Il Comune di Novara e i “vicini di casa” della Provincia torneranno ad avere ciascuno un proprio segretario generale. Nel corso del consiglio comunale di ieri mattina, mercoledì 20 settembre, con il voto favorevole della sola maggioranza (le minoranze hanno scelto alla fine di percorrere la strada dell'astensione) è stata approvata una delibera con la quale viene sciolta la convenzione, a suo tempo sottoscritta con la Provincia, che stabiliva di avere in “comune” la figura del segretario generale.

L'accordo fra le due amministrazioni ha fatto sì che gli enti interessati abbiano condiviso, nella persona di Giacomo Rossi, questo incarico, nella misura del 70 a 30 per cento a favore di Palazzo Cabrino. Una scelta, all'epoca contestata dalla minoranza di centrosinistra, che il sindaco Canelli aveva giustificato con l'esigenza di attuare un risparmio di risorse da un lato, sottolineando anche un particolare “feeling” con l'ente guidato da Federico Binatti.

Andato in pensione Rossi lo scorso agosto, tanto il Comune che la Provincia si sono ritrovate senza segretario generale, ma l'amministrazione del capoluogo ha anticipato i tempi scegliendo un ritorno all'antico, anche perché, come ha detto il sindaco, «sappiamo bene le difficoltà alle quali andrà incontro chi assumerà questo incarico per occuparsi di entrambi gli enti».

«La maggioranza si è rimangiata la parola – questa la sintesi del successivo intervento del capogruppo del Pd, Nicola Fonzo – mentre noi avevamo espresso parere contrario fin dall'inizio. Alla luce di questa decisione, sembra proprio che la convenzione, senza nulla togliere al lavoro svolto in maniera egregia dal dottor Rossi, sia stata costruita “ad personam”».

Dai banchi della maggioranza, a difesa del provvedimento, è intervenuto unicamente Andrea Crivelli (Forza Novara) che, essendo anche consigliere provinciale, non senza una vena polemica, ha ricordato come la scelta della convenzione sia stata approvata da Palazzo Natta anche con il voto favorevole degli esponenti di centrosinistra. Affermazione che non ha minimamente spostato le posizioni della minoranza: «Questo provvedimento dimostra solamente che avevamo ragione noi».

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