Più assunzioni e migliori retribuzioni. È quanto ha chiesto ieri, 30 ottobre, la delegazione delle RSU dell’ispettorato nazionale del lavoro in occasione dello sciopero indetto a livello nazionale durante il quale ha consegnato al prefetto di Novara, Francesco Garsia, un documento unitario firmato da Cgil, Cisl, Uil, Confintesa, Confsal Unsa e Usb da inviare al capo del governo.
Un problema sentito al tal punto che ieri il 97,06% dei dipendenti di Novara ha aderito all’astensione dal lavoro.
«Nonostante siano trascorsi ormai alcuni anni dalla sua istituzione, continuano a permanere problemi di funzionamento che impediscono all’INL di svolgere appieno la sua funzione istituzionale: la tutela di lavoratrici e lavoratori e la vigilanza sulle irregolarità nel mondo del lavoro – scrivono nel documento -. Evidenziamo una sproporzione tra le competenze e le responsabilità richieste al personale, e la retribuzione corrisposta. È il terzo sciopero in pochi mesi. Da tempo chiediamo di trasformare l’INL in una vera Agenzia, dotata di piena autonomia, che siano riconosciuti gli arretrati della perequazione dell’indennità di amministrazione, che una quota dei proventi delle sanzioni in materia di salute e
sicurezza – tuttora inutilizzabili da parte di INL – siano destinati, tramite apposito emendamento, al personale».