Marzo 2022. Un mese e un anno che il pugile di Gozzano, Matteo Deiana non scorderà mai. Un incontro pieno di scorrettezze, il violento mal di testa e la folle corsa in ospedale. Deiana, è privo di sensi e la tac non lascia spazio a dubbi: emorragia nella parte occipitale del cervello. Carriera finita.
Sì, perchè il pugile di Gozzano – classe 1994 – ha dovuto interrompere la carriera professionistica a causa di quell’infortunio. Un interruzione a un passo dal sogno: «avevo appena firmato un importante contratto che mi avrebbe portato a combattere a New York negli Stati Uniti» – racconta Deiana. Ma i sogni interrotti spesso mutano di forma e diventano nuove opportunità. «Ricordo che ancora ero in convalescenza e già sentivo che avrei dovuto trovare l’alternativa ideale per rimanere vicino allo sport che amo – prosegue. Stavo recuperando lentamente e avevo ancora vuoti di memoria e difficoltà di concentrazione dovuti all’emorragia: giravo con un taccuino dove segnarmi le cose che altrimenti avrei scordato. Ma non mi sono fermato e ho seguito la vocazione, un progetto: aprire una palestra e insegnare la nobile arte ai ragazzi».
«Ho trovato un posto ideale a Borgomanero dove ho aperto una palestra e cerco di trasmettere quelli che per me sono valori importantissimi che ho imparato anche grazie al mio brutto infortunio. Ai ragazzi spiego quanto sia fondamentale inseguire i propri obbiettivi e combattere per raggiungerli anche se questo può significare doversi sacrificare. Bisogna crearsi le opportunità giuste e io adesso voglio dare ai ragazzi la possibilità di vivere il sogno della propria vita. Sono anche insegnante a scuola di discipline sportive – conclude Deiana – e lo vedo nei più giovani che manca questa spinta, questa voglia di farsi strada per inseguire i propri desideri ed è un peccato. Con questo mio progetto voglio diventare la loro spalla, la loro guida, perchè nella vita è fondamentale porsi degli obbiettivi e, soprattutto, rialzarsi anche quando si è mandati al tappeto. Ve lo garantisco io».
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