Piazza Pasteur, nuova protesta dei mercatali: «Lavori fermi da tre settimane»

Lo denunciano Mattia Barile e Antonio Centrella anche a nome dei colleghi: «Costretti a lavorare in un cantiere aperto. Problemi con l'approvvigionamento dei materiali, ma almeno gli interventi accessori si possono eseguire»

Nuova protesta dei mercatali di piazza Pasteur. I lavori per la sistemazione dell’area – a loro dire – starebbero proseguendo molto a rilento. Anzi, forse anche a causa delle brutte condizioni atmosferiche dell’ultimo periodo, si sarebbero addirittura fermati.

«La situazione è disastrosa – sbotta Mattia Barile, titolare di una delle postazioni fissa di generi alimentari – Da tre settimane al cantiere non lavora nessuno e non vengono eseguiti nemmeno i cosiddetti interventi accessori, come la sistemazione degli spazi adibiti al verde. Ci era stato promesso che tutto sarebbe finito entro il 31 dicembre, ma di questo passo ci ritroveremo in questa situazione anche il prossimo anno».

Per Barile una delle giustificazioni sostenute dalla ditta – e confermata dal Comune – sarebbe la carente (e costante) mancanza di un quantitativo sufficiente di materiale per posare la pavimentazione, i “famosi” cubetti. Rispetto al nostro precedente sopralluogo qualcosa in più è stato sistemato. La via Pontida è stata riaperta al transito e oltre la struttura mercatale qualche automobile (soprattutto di residenti, a quanto ci è stato riferito) ha potuto trovare spazio per essere parcheggiata.

Però, aggiunge Antonio Centrella del vicino banco di orto-frutta, «tra i pozzetti, le transenne e le pozzanghere che si sono formate in occasione delle giornate di pioggia, la gente fatica perché non è neppure stato indicato l’ingesso».


«Ci troviamo a lavorare in mezzo a un cantiere aperto – sostengono i due nostri interlocutori -. Mettetevi nei panni di una persona che arriva per la pima volta qui. Vedendo una situazione del genere non si ferma e prosegue oltre. Dopo la riapertura stavamo lentamente recuperando una certa clientela ma in queste condizioni la stiamo nuovamente perdendo».


La lamentela si sposta all’interno della zona coperta, perché un’altra problematica riguarda la sistemazione degli “zoccoli” dei banchi fissi: «Tutte le postazioni che non si sono potute smontare in occasione del rifacimento della pavimentazione – spiegano Barile e Cantrella – presentano dei veri e propri danni alle loro basi. Per la sistemazione dei sottoservizi gli addetti hanno giustamente dovuto intaccare intorno per scavare, ma poi hanno lasciato le cose in condizioni inaccettabili. Ci siamo persino offerti di sistemarle noi ma come risposta dagli incaricati ci è stato risposto che si tratta di un compito loro. E intanto il tempo passa…».

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Lo denunciano Mattia Barile e Antonio Centrella anche a nome dei colleghi: «Costretti a lavorare in un cantiere aperto. Problemi con l’approvvigionamento dei materiali, ma almeno gli interventi accessori si possono eseguire»

Nuova protesta dei mercatali di piazza Pasteur. I lavori per la sistemazione dell'area – a loro dire – starebbero proseguendo molto a rilento. Anzi, forse anche a causa delle brutte condizioni atmosferiche dell'ultimo periodo, si sarebbero addirittura fermati.

«La situazione è disastrosa – sbotta Mattia Barile, titolare di una delle postazioni fissa di generi alimentari – Da tre settimane al cantiere non lavora nessuno e non vengono eseguiti nemmeno i cosiddetti interventi accessori, come la sistemazione degli spazi adibiti al verde. Ci era stato promesso che tutto sarebbe finito entro il 31 dicembre, ma di questo passo ci ritroveremo in questa situazione anche il prossimo anno».

Per Barile una delle giustificazioni sostenute dalla ditta – e confermata dal Comune – sarebbe la carente (e costante) mancanza di un quantitativo sufficiente di materiale per posare la pavimentazione, i “famosi” cubetti. Rispetto al nostro precedente sopralluogo qualcosa in più è stato sistemato. La via Pontida è stata riaperta al transito e oltre la struttura mercatale qualche automobile (soprattutto di residenti, a quanto ci è stato riferito) ha potuto trovare spazio per essere parcheggiata.

Però, aggiunge Antonio Centrella del vicino banco di orto-frutta, «tra i pozzetti, le transenne e le pozzanghere che si sono formate in occasione delle giornate di pioggia, la gente fatica perché non è neppure stato indicato l'ingesso».


«Ci troviamo a lavorare in mezzo a un cantiere aperto – sostengono i due nostri interlocutori -. Mettetevi nei panni di una persona che arriva per la pima volta qui. Vedendo una situazione del genere non si ferma e prosegue oltre. Dopo la riapertura stavamo lentamente recuperando una certa clientela ma in queste condizioni la stiamo nuovamente perdendo».


La lamentela si sposta all'interno della zona coperta, perché un'altra problematica riguarda la sistemazione degli “zoccoli” dei banchi fissi: «Tutte le postazioni che non si sono potute smontare in occasione del rifacimento della pavimentazione – spiegano Barile e Cantrella – presentano dei veri e propri danni alle loro basi. Per la sistemazione dei sottoservizi gli addetti hanno giustamente dovuto intaccare intorno per scavare, ma poi hanno lasciato le cose in condizioni inaccettabili. Ci siamo persino offerti di sistemarle noi ma come risposta dagli incaricati ci è stato risposto che si tratta di un compito loro. E intanto il tempo passa…».

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