Una foto ricordo (nell’immagine) con le due squadre assieme al centro del campo. Come si dovrebbe fare più spesso nel mondo dello sport. E’ finita così, mercoledì sera, la sfida di ritorno fra la Igor e le norvegesi del Randaberg. Un 3-0 ottenuto con il minimo sforzo da parte delle ragazze di Lorenzo Bernardi (che per l’occasione ha lasciato nuovamente a riposo Bosetti, Danesi e Akimova), promosse agli ottavi di finale della Challange Cup dove si dovranno misurare contro le greche dell’Olympiakos Pireo, da due stagioni guidate dal coach italiano Lorenzo Micelli.
Soddisfatte le novaresi per il risultato di una manifestazione alla quale la società della presidente suor Giovanna Saporiti tiene molto. Ma ugualmente le dilettanti scandinave, festose in occasione di ogni punto realizzato durante la partita, e ugualmente alla fine, per quello che ha rappresentato per loro questa trasferta italiana, una sorta di “viaggio premio” e la possibilità di misurarsi con una pallavolo di alto livello come quella italiana.
Tornando alla Igor, come in occasione della gara di andata è stato giustamente concesso spazio alle cosiddette “seconde linee”, cominciando dalla cabina di regia. E in questo compito Valentina Bartolucci ha compiuto il suo dovere, tanto nel fondamentale del suo ruolo come la distribuzione del gioco, quanto in attacco, con un ace, un muro e 4 palloni messi a terra su 7, per un significativo 57%. Numeri che le sono valsi il meritato titolo di Mvp.
«Siamo contente – ha detto alla fine la giocatrice marchigiana – Abbiamo compiuto un altro passo avanti in questa competizione. E’ stata anche una bella occasione per tenere “in temperatura” anche chi di solito ha meno spazio e misurarsi con due partite vere. Sappiamo che la stagione è lunga e ci sarà bisogno di tutte, dunque ben vengano occasioni come questa».
Soddisfatta è anche l’opposto turco Melis Turul. Bloccata a inizio stagione da un problema al polpaccio, la “vice” di Vita Akimova ha avuto modo debuttare in campionato solo in occasione della trasferta di Cuneo e poi in queste due partite di Challenge: «Questa doppia sfida con Randaberg mi ha permesso di riprendere confidenza con il campo dopo tanto tempo. E’ stata dura stare fuori, ma da due settimane che sto lavorando con il resto del gruppo per ritrovare la condizione migliore, così da essere sempre pronta quando ci dovesse bisogno anche di me».
Stesso clima, come già accennato, si respira anche nel team norvegese: «Per noi è stata una vesta – ha dichiarato la palleggiatrice Live Sorbo – Una doppia sfida affascinante contro una delle squadre più forti del mondo. Nel nostro campionato siamo imbattute, abituate ad essere punto di riferimento. Poterci misurare contro una squadra di un altro livello è stato un importante momento di crescita. Abbiamo cercato di mettere a segno più punti possibile, godendoci la bella stmosfera, con il giusto spirito e tanta voglia di divertirci».