Canelli-Nastri di nuovo insieme per la Città della salute. Il rinvio del bando per i lavori di costruzione del nuovo ospedale di Novara – il terzo in pochi mesi senza contare la prima gara andata deserta – ha riacceso la coalizione tra il sindaco leghista Alessandro Canelli e il senatore di Fratelli d’Italia Gaetano Nastri. In una nota congiunta diramata dall’ufficio stampa del Comune, i due ultimamente non troppo amici anche a seguito degli attriti tra i due partiti di appartenenza, chiedono invece alla Regione di intervenire direttamente, avallando di fatto quanto dichiarato dall’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, a La Stampa.
Il bando, infatti, avrebbe dovuto scadere l’altro ieri, il 15 novembre, invece i termini sono stati ulteriormente prorogati al 31 dicembre per rispondere ai chiarimenti delle tre aziende, così afferma l’Azienda ospedaliera universitaria, che sono intenzionate a partecipare.
«L’ulteriore proroga annunciata del bando impone una seria riflessione – affermano Nastri e Canelli della nota -. È del tutto evidente che in questo progetto di partenariato pubblico privato di iniziativa pubblica, peraltro promosso e supportato a suo tempo anche dal centrosinistra in Regione, il mercato non si sia dimostrato fino ad ora definitivamente interessato. E questo nonostante vi sia stato, non più tardi di un anno fa, un ulteriore rifinanziamento di circa 100 milioni di euro. Ciò potrebbe essere dovuto a varie ragioni tra le quali il mutato contesto macroeconomico, l’abbondanza di commesse che impegna ed impegnerà le grandi aziende che operano nel mercato delle grandi opere, ma anche eventuali problematiche tecniche legate al bando. Chiediamo quindi alla Regione, oltre che verificare se ci siano stati errori sotto il profilo strettamente tecnico, di trovare la strada migliore e più veloce per rimuovere gli ostacoli che rendono il progetto evidentemente poco appetibile per il mercato attuale. La scelta, ipotizzata dalla Regione, di rafforzare la struttura tecnica a supporto dell’azienda ospedaliero universitaria di Novara ci sembra una strada obbligata se si vuole compiere ogni sforzo possibile affinché quest’opera possa vedere la luce. È altresì indispensabile che centrodestra e centrosinistra, in modo sinergico, continuino a giocare di squadra per proseguire quel percorso comune iniziato nel 2015 che ha messo la realizzazione della Città della Salute in cima alla lista delle priorità dei cittadini».
Tra i vincoli richiesti per la partecipazione ci sono un consistente pregresso di opere realizzate oltre che di fatturato. La scelta di procedere con un partenariato pubblico privato e i 19 anni di concessione potrebbero rappresentare un altro limite.
È il terzo rinvio in pochi mesi, dopo che il primo bando in scadenza a settembre 2021 era andato deserto a causa del rincaro delle materie prime. Da lì era stato necessario avviare un lavoro per l’adeguamento del piano economico e finanziario (con un progetto da 419 milioni, 99 in più rispetto a quello originale) fino ad arrivare alla “sofferta” sottoscrizione dell’accordo di programma a novembre 2022 e alla pubblicazione della nuova gara nel mese di febbraio 2023: la scadenza era stabilita per il 5 agosto 2023 poi prorogata una prima volta al 30 settembre, poi al 15 novembre e ora a data da destinarsi.
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Una risposta
Speriamo che venga posato presto il primo mattone. Ma ci vuole unione d’intenti.