Con Novara Green si parla di verde pubblico tra storia e futuro

Sabato nella sala della cooperativa Gerico con l’architetto paesaggista Francesco Bosco

Sabato 25 novembre alle 15.30, nella sala conferenze della cooperativa Gerico di via Ansaldi 4, si parlerà di alberi e aree verdi in città nell’incontro aperto a tutti “Guardare indietro per sognare avanti. Storia e futuro del verde pubblico di Novara”.

Mentre la città si interroga sul suo futuro sotto moltissimi aspetti che vanno da una riprogettazione della mobilità sino al nuovo piano regolatore, Novara Green ha invitato l’architetto paesaggista Francesco Bosco a ripercorrere le tappe fondamentali della nascita e dello sviluppo dell’infrastruttura verde di Novara. L’obiettivo dell’incontro va però molto oltre la condivisione di un resoconto storico: in una città in cui il consumo di suolo continua a crescere, è fondamentale ragionare sul futuro dando il giusto peso e la giusta importanza all’ambiente, anche come strumento per affrontare le conseguenze del cambiamento climatico.

«È bello raccontare che Novara ospita una strada come viale Turati, la cui costruzione risale al 1780 e che è registrato come uno dei primi viali pubblici d’Italia – ha dichiarato Fabrizio Cerri, presidente di Novara Green -. Oggi però conoscere la storia passata del verde in città è importante soprattutto per capirne le dinamiche di sviluppo e identificare sia le scelte più efficaci sia gli errori commessi. Disporre di queste informazioni e analisi significa avere più strumenti a disposizione per progettare il futuro green della città e valutare le scelte pubbliche che verranno fatte. I dati attuali non sono rassicuranti. Secondo la nuova edizione dello studio ecosistema urbano di Legambiente appena pubblicata, Novara ha un tasso di motorizzazione (numero di auto per 100 abitanti) pari a 63,3 vetture per abitante. La stessa metrica applicata agli alberi ci dice che Novara ha 34 alberi ogni 100 abitanti. Quasi il doppio. I numeri parlano da soli».

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Con Novara Green si parla di verde pubblico tra storia e futuro

Sabato nella sala della cooperativa Gerico con l’architetto paesaggista Francesco Bosco

Sabato 25 novembre alle 15.30, nella sala conferenze della cooperativa Gerico di via Ansaldi 4, si parlerà di alberi e aree verdi in città nell’incontro aperto a tutti “Guardare indietro per sognare avanti. Storia e futuro del verde pubblico di Novara”.

Mentre la città si interroga sul suo futuro sotto moltissimi aspetti che vanno da una riprogettazione della mobilità sino al nuovo piano regolatore, Novara Green ha invitato l’architetto paesaggista Francesco Bosco a ripercorrere le tappe fondamentali della nascita e dello sviluppo dell’infrastruttura verde di Novara. L’obiettivo dell’incontro va però molto oltre la condivisione di un resoconto storico: in una città in cui il consumo di suolo continua a crescere, è fondamentale ragionare sul futuro dando il giusto peso e la giusta importanza all’ambiente, anche come strumento per affrontare le conseguenze del cambiamento climatico.

«È bello raccontare che Novara ospita una strada come viale Turati, la cui costruzione risale al 1780 e che è registrato come uno dei primi viali pubblici d’Italia - ha dichiarato Fabrizio Cerri, presidente di Novara Green -. Oggi però conoscere la storia passata del verde in città è importante soprattutto per capirne le dinamiche di sviluppo e identificare sia le scelte più efficaci sia gli errori commessi. Disporre di queste informazioni e analisi significa avere più strumenti a disposizione per progettare il futuro green della città e valutare le scelte pubbliche che verranno fatte. I dati attuali non sono rassicuranti. Secondo la nuova edizione dello studio ecosistema urbano di Legambiente appena pubblicata, Novara ha un tasso di motorizzazione (numero di auto per 100 abitanti) pari a 63,3 vetture per abitante. La stessa metrica applicata agli alberi ci dice che Novara ha 34 alberi ogni 100 abitanti. Quasi il doppio. I numeri parlano da soli».

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