Rapinò pensionato novarese con la scusa del postino: deve scontare 1 anno e 4 mesi

tribunale il caldo
A.L., 57 anni, già nota alle forze dell’ordine, nel novembre del 2022 in baluardo Partigiani a Novara aveva derubato una coppia di pensionati

Deve scontare una pena definitiva per rapina a un anziano, aggredito nel corso di un furto in abitazione. La polizia ha eseguito un ordine di cattura nei confronti di A.L., 57 anni, già nota alle forze dell’ordine, una delle due donne che nel novembre del 2022 in baluardo Partigiani a Novara aveva derubato una coppia di pensionati: era stata condannata e doveva ancora scontare 1 anno e 4 mesi di reclusione. Gli agenti l’hanno rintracciata in un campo nomadi di Voghera, in provincia di Pavia, e l’hanno accompagnata in carcere.

Il 30 novembre dello scorso anno, assieme a una complice, era entrata in azione con un modus operandi ormai collaudato. Intorno alle 9,30 aveva suonato il campanello di una coppia di novaresi, fingendosi il postino e chiedendo al proprietario di scendere. Il proprietario di casa, settantenne, pensando che si trattasse di un pacco postale, aveva lasciato socchiusa la porta di casa. Al piano terra aveva incrociato una donna: gli aveva detto di aver incrociato il postino che si era allontanato per pochi istanti ma sarebbe subito tornato per dargli il pacco. Ma mentre il pensionato attendeva il ritorno del postino (che in realtà non aveva mai suonato), sua moglie si era trovata una sconosciuta in casa che frugava nei cassetti, e le era corsa dietro mettendosi a urlare per le scale del palazzo. Il marito era riuscito a bloccare la ladra dopo una colluttazione in cui era caduto rovinosamente al suolo, ferendosi. La complice, rimasta ai campanelli, si era avvicinata fingendo di voler aiutarlo e ne aveva approfittato per farsi passare parte della refurtiva rubata poco prima, per poi scappare. Si era messo poi in moto il lavoro di indagine per identificarla.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

Condividi l'articolo

© 2020-2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Redazione

Redazione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Condividi

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Rapinò pensionato novarese con la scusa del postino: deve scontare 1 anno e 4 mesi

A.L., 57 anni, già nota alle forze dell’ordine, nel novembre del 2022 in baluardo Partigiani a Novara aveva derubato una coppia di pensionati

tribunale il caldo

Deve scontare una pena definitiva per rapina a un anziano, aggredito nel corso di un furto in abitazione. La polizia ha eseguito un ordine di cattura nei confronti di A.L., 57 anni, già nota alle forze dell’ordine, una delle due donne che nel novembre del 2022 in baluardo Partigiani a Novara aveva derubato una coppia di pensionati: era stata condannata e doveva ancora scontare 1 anno e 4 mesi di reclusione. Gli agenti l’hanno rintracciata in un campo nomadi di Voghera, in provincia di Pavia, e l’hanno accompagnata in carcere.

Il 30 novembre dello scorso anno, assieme a una complice, era entrata in azione con un modus operandi ormai collaudato. Intorno alle 9,30 aveva suonato il campanello di una coppia di novaresi, fingendosi il postino e chiedendo al proprietario di scendere. Il proprietario di casa, settantenne, pensando che si trattasse di un pacco postale, aveva lasciato socchiusa la porta di casa. Al piano terra aveva incrociato una donna: gli aveva detto di aver incrociato il postino che si era allontanato per pochi istanti ma sarebbe subito tornato per dargli il pacco. Ma mentre il pensionato attendeva il ritorno del postino (che in realtà non aveva mai suonato), sua moglie si era trovata una sconosciuta in casa che frugava nei cassetti, e le era corsa dietro mettendosi a urlare per le scale del palazzo. Il marito era riuscito a bloccare la ladra dopo una colluttazione in cui era caduto rovinosamente al suolo, ferendosi. La complice, rimasta ai campanelli, si era avvicinata fingendo di voler aiutarlo e ne aveva approfittato per farsi passare parte della refurtiva rubata poco prima, per poi scappare. Si era messo poi in moto il lavoro di indagine per identificarla.

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata