Una schiuma bianca, maleodorante, ben visibile nelle foto. Una segnalazione giunta alla redazione della Voce da parte di un lettore sullo stato del torrente Agogna lo scorso fine settimana a Novara. Una condizione alla quale, anche alla luce di recenti notizie di cronaca riguardanti i corsi d’acqua delle zone circostanti, risponde Arpa Piemonte (Agenzia regionale per la protezione ambientale).
«Anche a noi è arrivata una segnalazione via email lunedì rispetto a questa problematica, evidenziata su Facebook da un cittadino – dice Jacopo Fogola, responsabile del dipartimento nord est di Arpa Piemonte -. Tuttavia è arrivata 24 ore dopo e non siamo riusciti a intervenire perché le schiume si dileguano velocemente. Per questo motivo, colgo l’occasione per invitare tutti i cittadini a chiamare immediatamente il 112 in questi casi, per permetterci di agire il più in fretta possibile».
«L’Agogna fa parte della rete regionale di corpi idrici costantemente monitorati – aggiunge Fogola -. Abbiamo due siti di rilevazione a Novara, a nord e a sud. Effettivamente, la zona sud, secondo le norme europee, si trova in cattivo stato dal punto di vista ecologico». Bisogna infatti specificare che, mentre lo stato chimico va a discriminare contaminanti come la presenza di metalli o sostanze chimiche pericolose, lo stato ecologico indica fattori di pressione esterni (scarichi aziendali o domestici) sul corso d’acqua e lo stato di flora e fauna.
«Non voglio creare allarmismi particolari – sottolinea Fogola – Purtroppo, capita spesso con i corpi idrici in prossimità antropica ed è per questo che sono oggetto di costante monitoraggio. L’attenzione resta elevata». Un’ulteriore precisazione è d’obbligo: alcune aziende sono autorizzate allo scarico nelle acque territoriali, a condizione che i resti siano oggetto di trattamenti, sottoposti a impianti di depurazione per rispettare parametri chimici ben specifici. «Un mancato rispetto può portare a sanzioni anche di carattere penale – conclude Fogola -. Arpa, oltre a fornire i dati delle rilevazioni, può rilevare eventuali comportamenti di carattere doloso o colpo. Resta però il presupposto che dobbiamo intervenire in maniera tempestiva».