Oleggio, tentato omicidio: patteggiamento a 4 anni. Per il giudice pena troppo bassa

tribunale il caldo
Il gup di Novara ha respinto la proposta concordata fra procura e difesa per il fatto dello scorso 29 luglio

Pena troppo bassa. Il gup di Novara ha respinto la proposta di patteggiamento a 4 anni di reclusione, concordata fra procura e difesa, per il tentato omicidio avvenuto il 29 luglio scorso a Oleggio, dove un ventitreenne di origine marocchina aveva accoltellato un conoscente di 26 anni, residente a Pombia. Fra i due c’erano vecchie questioni in sospeso. Il fascicolo verrà ora rassegnato a un altro giudice e l’imputato potrà scegliere l’abbreviato oppure andare a giudizio ordinario.

L’aggressione si era consumata nel centro del paese, a pochi passi dal teatro comunale. Secondo quanto avevano ricostruito i carabinieri, la vittima stava camminando in compagnia di due ragazze quando era stato raggiunto dall’altro ragazzo che gli ha tirato due fendenti, uno alla gola e uno vicino al petto. Mentre l’autore del gesto si dava alla fuga, le ragazze avevano aiuto ad altre persone presenti in quel momento. Immediatamente era stato allertato il 118, che una volta giunto sul posto con il suo personale aveva trasportato il ferito all’ospedale Maggiore di Novara. Fortunatamente si era ripreso ed era stato poi dimesso.

La fuga del responsabile era durata un giorno. I carabinieri di Novara avevano passando al setaccio alcuni luoghi dove c’era il sospetto potesse aver trovato rifugio. Era stato rintracciato in un cascinale di Sant’Agabio, alla periferia di Novara. Nel corso dell’operazione che aveva portato all’arresto era stata recuperata anche l’arma del delitto, un’arma da taglio simile a una forbice da giardiniere. Il giovane si sarebbe difeso dicendo di essersi difeso dal conoscente che, durante la discussione, lo aveva colpito in viso con due pugni.

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Pena troppo bassa. Il gup di Novara ha respinto la proposta di patteggiamento a 4 anni di reclusione, concordata fra procura e difesa, per il tentato omicidio avvenuto il 29 luglio scorso a Oleggio, dove un ventitreenne di origine marocchina aveva accoltellato un conoscente di 26 anni, residente a Pombia. Fra i due c’erano vecchie questioni in sospeso. Il fascicolo verrà ora rassegnato a un altro giudice e l’imputato potrà scegliere l’abbreviato oppure andare a giudizio ordinario.

L’aggressione si era consumata nel centro del paese, a pochi passi dal teatro comunale. Secondo quanto avevano ricostruito i carabinieri, la vittima stava camminando in compagnia di due ragazze quando era stato raggiunto dall’altro ragazzo che gli ha tirato due fendenti, uno alla gola e uno vicino al petto. Mentre l’autore del gesto si dava alla fuga, le ragazze avevano aiuto ad altre persone presenti in quel momento. Immediatamente era stato allertato il 118, che una volta giunto sul posto con il suo personale aveva trasportato il ferito all’ospedale Maggiore di Novara. Fortunatamente si era ripreso ed era stato poi dimesso.

La fuga del responsabile era durata un giorno. I carabinieri di Novara avevano passando al setaccio alcuni luoghi dove c’era il sospetto potesse aver trovato rifugio. Era stato rintracciato in un cascinale di Sant’Agabio, alla periferia di Novara. Nel corso dell’operazione che aveva portato all’arresto era stata recuperata anche l’arma del delitto, un’arma da taglio simile a una forbice da giardiniere. Il giovane si sarebbe difeso dicendo di essersi difeso dal conoscente che, durante la discussione, lo aveva colpito in viso con due pugni.

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