L’assessore allo sport: «Nessuna tensostruttura in via Fara, solo attrezzi per ginnastica all’aperto»

De Grandis interviene dopo la protesta dei residenti. Ma i consiglieri del Pd attaccano: «L'assessore non sapeva cosa faceva o dice bugie». Domani assemblea pubblica

«Sul prato di via Fara non verrà installata alcuna tensostruttura: si trattava di un progetto preliminare che però non verrà realizzato. Metteremo, invece, degli attrezzi per la ginnastica all’aperto». L’assessore allo Sport, Ivan De Grandis, interviene dopo la protesta dei residenti del quartiere nord sull’ipotesi di eliminare l’area verde pubblica tra via Fara e via dei Carbonari per farne uno spazio temporaneo riservato alle società sportive che devono traslocare dall’ex villaggio Tav.

«A settembre il Comune ha partecipato al bando regionale “Sport missione comune” perchè si sapeva di dover trovare un’altra collocazione per le società che hanno sede alla Tav – prosegue De Grandis -. Abbiamo indicato l’area di via Fara come destinazione per una tensostruttura, proprio perchè quello spazio è predisposto dal Piano regolatore. Ma ci siamo anche informati se, una volta ricevuto il finanziamento, fosse possibile modificare il luogo in cui installare la struttura e ci era stato risposto di sì. In ogni caso il bando non l’abbiamo vinto e nulla di tutto ciò verrà realizzato».

Dunque nessuna tensostruttura? «No e l’area verde non verrà toccata – conclude l’assessore -. Abbiamo poi concordato con le società sportiva una collocazione diversa rispetto alle loro necessità con una soluzione che verrà resa nota dalle società stesse ai loro iscritti».

Ma la replica arriva anche dai consiglieri comunali del Partito Democratico che in questi giorni hanno sostenuto la reazione dei residenti appoggiando l’incontro pubblico in programma mercoledì 17 alle 20.45 nella ex sede di quartiere. «Nulla in contrario rispetto alla moltiplicazione delle aree sportive in città anzi si sostiene la necessità di aumentare e migliorare impianti adeguati per la cittadinanza, tuttavia non è chiaro l’intento per il quale si intenda trasformare un’area pubblica e gratuita in due tensostrutture gestite da soggetti privati che ovviamente avranno la necessità di recuperare gli investimenti affrontati – affermano in una nota -. Il gruppo consiliare del Pd ha appreso la notizia in una sede istituzionale, nella commissione consiliare e già in quel frangente aveva mosso una serie di critiche. La delibera di giunta del 13 gennaio con la quale si approva lo studio di fattibilità tecnico-economica ed il Progetto per la partecipazione al bando regionale “Sport missione comune” è un atto chiaro che smentisce la diretta Facebook dell’assessore allo sport. Il Partito Democratico è stato accusato dall’assessore di essere incapace o in malafede. Gli atti lo smentiscono. È sua la proposta di occupare l’area con tensostrutture. Delle due l’una: o non sapeva quel che faceva o dice bugie».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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De Grandis interviene dopo la protesta dei residenti. Ma i consiglieri del Pd attaccano: «L’assessore non sapeva cosa faceva o dice bugie». Domani assemblea pubblica

«Sul prato di via Fara non verrà installata alcuna tensostruttura: si trattava di un progetto preliminare che però non verrà realizzato. Metteremo, invece, degli attrezzi per la ginnastica all'aperto». L'assessore allo Sport, Ivan De Grandis, interviene dopo la protesta dei residenti del quartiere nord sull'ipotesi di eliminare l'area verde pubblica tra via Fara e via dei Carbonari per farne uno spazio temporaneo riservato alle società sportive che devono traslocare dall'ex villaggio Tav.

«A settembre il Comune ha partecipato al bando regionale "Sport missione comune" perchè si sapeva di dover trovare un'altra collocazione per le società che hanno sede alla Tav - prosegue De Grandis -. Abbiamo indicato l'area di via Fara come destinazione per una tensostruttura, proprio perchè quello spazio è predisposto dal Piano regolatore. Ma ci siamo anche informati se, una volta ricevuto il finanziamento, fosse possibile modificare il luogo in cui installare la struttura e ci era stato risposto di sì. In ogni caso il bando non l'abbiamo vinto e nulla di tutto ciò verrà realizzato».

Dunque nessuna tensostruttura? «No e l'area verde non verrà toccata - conclude l'assessore -. Abbiamo poi concordato con le società sportiva una collocazione diversa rispetto alle loro necessità con una soluzione che verrà resa nota dalle società stesse ai loro iscritti».

Ma la replica arriva anche dai consiglieri comunali del Partito Democratico che in questi giorni hanno sostenuto la reazione dei residenti appoggiando l'incontro pubblico in programma mercoledì 17 alle 20.45 nella ex sede di quartiere. «Nulla in contrario rispetto alla moltiplicazione delle aree sportive in città anzi si sostiene la necessità di aumentare e migliorare impianti adeguati per la cittadinanza, tuttavia non è chiaro l’intento per il quale si intenda trasformare un’area pubblica e gratuita in due tensostrutture gestite da soggetti privati che ovviamente avranno la necessità di recuperare gli investimenti affrontati - affermano in una nota -. Il gruppo consiliare del Pd ha appreso la notizia in una sede istituzionale, nella commissione consiliare e già in quel frangente aveva mosso una serie di critiche. La delibera di giunta del 13 gennaio con la quale si approva lo studio di fattibilità tecnico-economica ed il Progetto per la partecipazione al bando regionale "Sport missione comune" è un atto chiaro che smentisce la diretta Facebook dell'assessore allo sport. Il Partito Democratico è stato accusato dall'assessore di essere incapace o in malafede. Gli atti lo smentiscono. È sua la proposta di occupare l’area con tensostrutture. Delle due l’una: o non sapeva quel che faceva o dice bugie».

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