Sono mille le firme depositate in Comune nel pomeriggio di oggi, 29 gennaio, per salvare l’area verde tra via Fara e via dei Carbonari dove l’amministrazione comunale avrebbe voluto posizionare una tensostruttura che ospitasse una delle società sportive costretta a traslocare dall’ex campo Tav. Un progetto che di per sé risulta ormai decaduto, ma tra i residenti del quartiere Nord continua a preoccupare la destinazione dell’area. Poco prima della consegna della petizione, una rappresentanza di cittadini è stata ascoltata in apertura di consiglio comunale.
«Non abbiamo colore politico, siamo liberi cittadini che parlano a nome altri 1000 residenti, non solo del quartiere Nord, che chiedono di rivedere le scelte su quell’area – ha detto Massimo Giubertoni -. Non capiamo perché debba essere tolto un polmone verde della città: va bene la costruzione dell’asilo nido, ma non è quella la location giusta. E perché abbattere le piante che i cittadini hanno curato nel corso degli anni?».
La risposta è arrivata dal sindaco Alessandro Canelli: «Non c’è argomento perché non ci sarà nessuna tensostruttura. Si trattava di un’ipotesi che era stata presa in considerazione ma che non era definitiva. L’area verde non verrà toccata, tranne lo spazio che sarà destinato all’ampliamento dell’asilo nido. Ci sarà da pagare un piccolo prezzo in termini ambientali, ma ci sarà delle compensazioni perché verranno piantati altri alberi. Non stiamo facendo una centrale nucleare ma un asilo. Legittima la petizione, ma l’area non sarebbe stata modificata anche senza raccolta firme».
L’assessore allo Sport, Ivan De Grandis, che dopodomani incontrerà i residenti, ha ripetuto quanto già detto la scorsa settimana: «Abbiamo provato a partecipare a un bando che però non è stato finanziato. Inoltre la società sportiva aveva avanzato delle richieste e quell’area comunque non sarebbe andata bene. Spero che mercoledì i residenti possano partecipare all’assemblea in modo che poter illustrare tutto nel dettaglio».