Insultò sui social il carabiniere ucciso: in Appello 5 mesi alla prof novarese

La difesa aveva chiesto l’assoluzione per l’imputata, parlando di processo indiziario e sostenendo che non ci potesse essere certezza del fatto che fosse stata proprio lei l'autrice del post

Cinque mesi di reclusione, con uno sconto di tre rispetto al primo grado. E’ la condanna inflitta dalla Corte d’Appello, ieri pomeriggio (lunedì 26 febbraio), a Eliana Frontini, la professoressa novarese che cinque anni fa insultò sui social il carabiniere Mario Cerciello Rega, morto in un’operazione di servizio a Roma. I giudici hanno concesso la sospensione condizionale della pena, non più subordinata al pagamento dei danni alle parti civili, ovvero la vedova del vice brigadiere, che aveva ottenuto 8 mila euro, e il Ministero della Difesa, 5 mila

Anche per la Corte torinese, quindi l’autrice di quel post sarebbe stata proprio Eliana Frontini, giudicata in abbreviato per vilipendio alle forze armate e diffamazione. «Uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza»: questo il contenuto della pubblicazione, apparsa nel luglio 2019 sul gruppo Facebook “Sei di Novara se” subito dopo la morte del carabiniere assassinato. Parole che suscitarono indignazione e che vennero rimosse, ma il caso nel frattempo era già giunto alla ribalta delle cronache nazionali.

La difesa aveva chiesto l’assoluzione per l’imputata, parlando di processo indiziario e sostenendo che non ci potesse essere certezza del fatto che fosse stata proprio la docente di storia dell’arte l’autrice di quell’intervento. Ipotesi che aveva sostenuto anche l’imputata, che però prima si era scusata pubblicamente, rimuovendo anche il post.

Nelle settimane successive alla vicenda l’Ufficio scolastico regionale sospese Eliana Frontini dall’insegnamento, consentendole di lavorare comunque all’interno dell’Istituto Pascal di Romentino, ma in un contesto non più a contatto con i ragazzi. La vicenda le è anche costata la radiazione dall’Ordine dei giornalisti.

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La difesa aveva chiesto l’assoluzione per l’imputata, parlando di processo indiziario e sostenendo che non ci potesse essere certezza del fatto che fosse stata proprio lei l’autrice del post

Cinque mesi di reclusione, con uno sconto di tre rispetto al primo grado. E’ la condanna inflitta dalla Corte d’Appello, ieri pomeriggio (lunedì 26 febbraio), a Eliana Frontini, la professoressa novarese che cinque anni fa insultò sui social il carabiniere Mario Cerciello Rega, morto in un’operazione di servizio a Roma. I giudici hanno concesso la sospensione condizionale della pena, non più subordinata al pagamento dei danni alle parti civili, ovvero la vedova del vice brigadiere, che aveva ottenuto 8 mila euro, e il Ministero della Difesa, 5 mila

Anche per la Corte torinese, quindi l’autrice di quel post sarebbe stata proprio Eliana Frontini, giudicata in abbreviato per vilipendio alle forze armate e diffamazione. «Uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza»: questo il contenuto della pubblicazione, apparsa nel luglio 2019 sul gruppo Facebook “Sei di Novara se” subito dopo la morte del carabiniere assassinato. Parole che suscitarono indignazione e che vennero rimosse, ma il caso nel frattempo era già giunto alla ribalta delle cronache nazionali.

La difesa aveva chiesto l’assoluzione per l’imputata, parlando di processo indiziario e sostenendo che non ci potesse essere certezza del fatto che fosse stata proprio la docente di storia dell’arte l’autrice di quell’intervento. Ipotesi che aveva sostenuto anche l’imputata, che però prima si era scusata pubblicamente, rimuovendo anche il post.

Nelle settimane successive alla vicenda l’Ufficio scolastico regionale sospese Eliana Frontini dall’insegnamento, consentendole di lavorare comunque all’interno dell’Istituto Pascal di Romentino, ma in un contesto non più a contatto con i ragazzi. La vicenda le è anche costata la radiazione dall’Ordine dei giornalisti.

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