Al Faraggiana i versi di Franco Arminio per la Giornata della poesia

In scena lo spettacolo "Poetica" mappa “umanografica” dei paesi italiani, un viaggio alla scoperta di luoghi che conservano la memoria della gente che li ha abitati

Il Teatro Faraggiana ha scelto le parole in versi in Franco Arminio per celebrare la Giornata mondiale della poesia che ricorre domani, 21 marzo. “Poetica” è infatti lo spettacolo portato in scena da Caterina Carpio, Federica Dominoni, Tindaro Granata Emiliano Masala, Francesca Porrini con la regia Tindaro Granata e che, nello spirito primario delle poesie di Arminio, rappresenta una mappa “umanografica” dei paesi italiani, un viaggio alla scoperta di luoghi che conservano la memoria della gente che li ha abitati.

«Se guardiamo attentamente i paesi delle nostre provincie, vedremo che sono pezzi di vita lasciate lì a invecchiare come l’intonaco di una casa; sono storie di persone, come finestre si aprono e si chiudono al mondo; sono sacrifici e sono gioie, si incrociano come vicoli e strade – si legge nelle note dello spettacolo -. Grazie alla potenza evocativa delle parole di Franco Arminio, poeta e paesologo, riusciamo a ritrovare l’anima di un paesaggio che sta lentamente scomparendo. Forse non sta parlando solo di un paese reale, ma di un luogo che è nell’anima di ognuno di noi. Attraverso le poesie di Arminio, tornano a vivere personaggi mitologici e personaggi popolari, figure il cui ricordo affiora ancora oggi nei discorsi di chi è rimasto. La scrittura di Tindaro Granata, vuole essere a servizio della poesia di Franco Arminio, sperimentando un modo originale di far dialogare poesia e drammaturgia teatrale, a volte includendo l’una all’altra, a volte rimanendo separate per unirsi solo attraverso lo spazio vuoto. L’intuizione della scenografa e costumista di Proxima Res, Margherita Baldoni, crea un paese immaginario, onirico e originale, con cinque stendini sui quali si appendono i sogni e si fanno sgocciolare le fatiche di una vita di mille e più emozioni. Le storie e le poesie si muovono tra gli stendini, grazie agli attori e le attrici, come a muovere ogni persona in un quotidiano fare perso nel tempo».

L’appuntamento è per domani, giovedì 21 marzo, alle 21. Info e biglietti QUI

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Al Faraggiana i versi di Franco Arminio per la Giornata della poesia

In scena lo spettacolo “Poetica” mappa “umanografica” dei paesi italiani, un viaggio alla scoperta di luoghi che conservano la memoria della gente che li ha abitati

Il Teatro Faraggiana ha scelto le parole in versi in Franco Arminio per celebrare la Giornata mondiale della poesia che ricorre domani, 21 marzo. “Poetica” è infatti lo spettacolo portato in scena da Caterina Carpio, Federica Dominoni, Tindaro Granata Emiliano Masala, Francesca Porrini con la regia Tindaro Granata e che, nello spirito primario delle poesie di Arminio, rappresenta una mappa “umanografica” dei paesi italiani, un viaggio alla scoperta di luoghi che conservano la memoria della gente che li ha abitati.

«Se guardiamo attentamente i paesi delle nostre provincie, vedremo che sono pezzi di vita lasciate lì a invecchiare come l’intonaco di una casa; sono storie di persone, come finestre si aprono e si chiudono al mondo; sono sacrifici e sono gioie, si incrociano come vicoli e strade – si legge nelle note dello spettacolo -. Grazie alla potenza evocativa delle parole di Franco Arminio, poeta e paesologo, riusciamo a ritrovare l’anima di un paesaggio che sta lentamente scomparendo. Forse non sta parlando solo di un paese reale, ma di un luogo che è nell’anima di ognuno di noi. Attraverso le poesie di Arminio, tornano a vivere personaggi mitologici e personaggi popolari, figure il cui ricordo affiora ancora oggi nei discorsi di chi è rimasto. La scrittura di Tindaro Granata, vuole essere a servizio della poesia di Franco Arminio, sperimentando un modo originale di far dialogare poesia e drammaturgia teatrale, a volte includendo l’una all’altra, a volte rimanendo separate per unirsi solo attraverso lo spazio vuoto. L’intuizione della scenografa e costumista di Proxima Res, Margherita Baldoni, crea un paese immaginario, onirico e originale, con cinque stendini sui quali si appendono i sogni e si fanno sgocciolare le fatiche di una vita di mille e più emozioni. Le storie e le poesie si muovono tra gli stendini, grazie agli attori e le attrici, come a muovere ogni persona in un quotidiano fare perso nel tempo».

L’appuntamento è per domani, giovedì 21 marzo, alle 21. Info e biglietti QUI

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