Si candida in Europa con la testa al Premierato

Giorgia Meloni, anzi Giorgia e basta come si è autobattezzata, è capolista di Fdi in 5 circoscrizioni per le Europee anche se ha già detto che non andrà a Bruxelles. Fratelli d’Italia punta tutto sul suo Presidente che poi è anche il suo fondatore e anche il suo premier in carica: sempre e solo Giorgia Meloni ed è difficile ricordare anche solo un nome di qualche altro candidato del partito visto che gli altri esponenti conosciuti da Crosetto a Nastri a Lollobrigida e Donzelli o Fitto non saranno candidati pur non essendo presidente del consiglio come lei e quindi potendo sedere senza problemi di incompatibilità nel parlamento europeo.

Giorgia Meloni però non presenta riforme costituzionali per l’Europa in cui non andrà : per lei l’Europa, se fosse possibile, dovrebbe avere ancora meno poteri ma non lo dice esplicitamente, comunque va bene così come è con il meccanismo del veto che permette ad una singola nazione , che sia l’Ungheria, la Polonia o l’Italia, la Francia o il Lussemburgo di rinviare o bloccare qualsiasi decisione. 

La Meloni in alternativa propone una riforma costituzionale per l’Italia anzi almeno due riforme : l’elezione diretta del capo del governo e la separazione delle carriere fra Pm e magistratura giudicante , l’autonomia differenziata è invece una riforma che non richiede revisioni della Costituzione. 

Non dice molto su quanti voti potrebbero bastare per eleggere il Presidente del Consiglio e la sua maggioranza parlamentare: per esempio se può bastare anche solo il 40%, ma una cosa è chiara: questo è il suo programma.

Le elezioni europee quindi servono a darle un’ampia piattaforma di consenso per portare avanti la sua riforma.

Gli italiani voteranno in massa Giorgia, Giorgia sarà la più votata anche personalmente potrà essere sventolato come il consenso alla sua riforma, come una prova di fiducia.

Lo prenderà, lo vuole prendere come un mandato chiaro e deciso per la sua riforma , quella con cui vuole passare alla storia.

Per l’attuale Costituzione italiana ci volle un’Assemblea Costituente e una Commissione preparatoria di 75 componenti: Moro, Fanfani, La Pira, Dossetti, Terracini, Calamandrei, Scalfaro, Valiani, Jotti, Pertini, Meuccio Ruini, Concetto Marchesi.

Questa volta basterà Giorgia.

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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