I lavori di recupero conservativo e di ritinteggiatura delle zone più storiche e suggestive dell’ospedale Maggiore, dalla facciata di corso Mazzini al quadriportico, sono stati salutati nel pomeriggio di ieri, giovedì 9 maggio, da un concerto della Fanfara del 3° Reggimento Carabinieri “Lombardia” tenutosi proprio nel cortile dell’edificio.
Dopo il benvenuto agli ospiti e i ringraziamenti da parte del direttore generale Gianfranco Zulian è toccato a Paolo Pomati dell’Università del Piemonte Orientale, presentare la formazione concertistica militare nel suo insieme e, di volta in volta, spendere qualche parola sui brani in scaletta. Iniziando da qualche nota storica.
La Fanfara dei Carabinieri affonda le sue radici pochi anni dopo l’istituzione dell’Arma da parte dell’allora re di Sardegna Vittorio Emanuele I nel 1814. Sei anni dopo – nel 1820 – furono arruolati i primi militari trobettieri (chiamati “trombetti”) e da questo nucleo originario prese piede con il trascorrere del tempo la Fanfara del 3° Battaglione Carabinieri “Lombardia”, denominazione assunta nel 2014, proprio in occasione del bicentenario della “Benemerita”.
Prima di tutto, è stato ricordato, occorre sfatare qualche luogo comune, come quelli che vorrebbero associare la fanfara ai soli compiti in occasione di cerimonie e parate. Pur conservando il termine storico “fanfara” per rispetto delle sue tradizioni militari l’attuale formazione abbraccia una configurazione più ampia, tanto da essere considerata una vera e propria orchestra di fiati, comprendendo anche legni e percussioni. Un ensemble che ha avuto modo di partecipare a tournée anche all’estero, in occasione di festival jazz e soul e di collaborare con artisti di fama internazionale.
La Fanfara del “Lombardia”, composta da trenta musicisti provenienti da diversi conservatori italiani e diretta dal maresciallo capo Andrea Bagnolo, nello spettacolo di ieri ha avuto modo di presentare tutto il suo applauditissimo repertorio, partendo come sempre dalla marcia d’ordinanza dell’Arma, “La Fedelissima”, sino all’inno nazionale italiano. Spaziando dalla colonna sonora della saga di “Guerre Stellari” al “Libertango” di Astor Piazzolla; dall’allegro finale dell’ouverture del “Guglielmo Tell” di Gioachino Rossini a “Summertime” di George Gershwin, toccando infine anche “Bohemian Rhapsody” di Freddie Mercury.