L’Italia di Julio Velasco esce sconfitta ma con tanti rimpianti dalla sfida contro le vicecampionesse del mondo del Brasile. Nella terza gara della Pool di Macao di Nation league Anna Danesi e compagne (nella foto FIVB Bosetti e De Gennaro) sono state superate al tie-break dalle verdeoro, ma più che per meriti delle sudamericane per demeriti propri, perché le azzurre non sono state capaci di sfruttare l’inerzia di una gara che le aveva viste condurre per due set a uno, dando poi addirittura l’impressione di poter compiere l’impresa nel quarto prima di cedere al ritorno delle ragazze di Zè Roberto.
Nella sostanza, una sconfitta che costa all’Italia la perdita di 3,68 punti nel ranking mondiale ai fini della qualificazione olimpica e, nell’ambito della Nations league, un punticino (ora sono 16 in classifica), con uno score di 5 vittorie e 2 stop, il primo dopo quello contro la Polonia. Il tutto alla vigilia dell’ultimo impegno di domani (ore 13,30) contro le padrone di casa della Cina.
A livello individuale non devono trarre troppo in inganno i 29 punti di Egonu. L’opposto è stata sì alla fine la top-scorer del match, ma ancora una volta ha accusato qualche alto e basso di troppo. Alle sue spalle bene Danesi (19 punti), poi Sylla (11) e Fahr (9). Dall’altra parte della rete Ana Cristina ha messo a terra 22 palloni, giocando un ottimo avvio di gara e altrettanto il finale, mancando però nella fase centrale del match. A tratti micidiale l’ex “igorina” Rosamaria Montibeller (19), invece meno lucida del solito Gabi (13).
Solito 6+1 al via, con Orro ed Egonu a formare la diagonale, Danesi e Fahr centrali, Bosetti e Sylla bande con De Gennaro libero. Inizio traumatico per l’Italia (2-9 dopo un muro di Ana Cristina su Lubian), poi lentamente si riesce a “ricucire” sino al -2 (17-19). Due punti di Egonu, Lubian ma soprattutto un muro di Orro valgono un incredibile 24-24, vanificato però da un errore al servizio della centrale e da un attacco out di Egonu.
Più equilibrato il secondo set (6-6), con l’Italia che riesce anche a portarsi in vantaggio. Capovolgimento di fronte Brasile (10-15), rimediato alla distanza con una grande rimonta (ace di Fahr e muro di Danesi per il 17-16). Si prosegue punto a punto anche qui sino ai vantaggi risolti con un muro di Sylla (27-25). Terza frazione con Italia che ci crede ancora di più (11-7), ma il Brasile non molla (14-14). Le azzurre riescono tuttavia a trovare un break pesante (18-14), poi difeso sino al 25-18 che vale il 2-1.
Un muro di Danesi vale il primo +1 nella quarta frazione (7-6). L’Italia, restando davanti, consente però alle avversarie di rimanere in partita a causa di troppi errori. Imprecisioni che le azzurre finiscono per pagare. Un finale di set pessimo permette al Brasile di impattare 19-25. Errori italiani che proseguono nel tie-break, con il Brasile che “gira” a +2 (6-8). Altre due imprecisioni valgono l’8-10. Il “ruggito” di Antropova dalla seconda linea è forse tardivo, perché due muri di Carol danno il 9-13 al Brasile, poi ci pensa Ana Cristina a mettere il sigillo (10-15).