Un’Italia a tratti spettacolare, con un unico passaggio a vuoto nella seconda frazione, supera 3-1 anche gli Stati Uniti (foto FIVB) nella penultima gara della fase a Pool della Nations league e prosegue la sua marcia tanto nella classifica della manifestazione (che determinerà gli accoppiamenti per la “finale a otto” di Bangkok) quanto nel ranking mondiale, utile ai fini del sorteggio per i gironi del torneo di Parigi, tenendo – grazie ai punti ottenuti oggi – a debita distanza una diretta concorrente come la selezione “stelle e strisce”.
Contro le campionesse olimpiche in carica coach Julio Velasco deve rinunciare a Bosetti, non al meglio. Il 6+1 iniziale vede pertanto in campo Orro ed Egonu a formare la diagonale; Danesi e Farh centrali, Degradi e Sylla bande con De Gennaro libero. Un avvio incoraggiante dell’Italia (7-3) costringe il tecnico americano Karch Kiraly a spendere il suo primo time out.
Le azzurre spingono e riescono ad arginare con Danesi la reazione Usa (11-8). Dopo una fase di stallo (accompagnata da una “strigliata” di Velasco) Egonu ribadisce il +3 (15-12). Ace di Sylla (21-16) e punto numero 24 di una Egonu in grande spolvero. E’ però un errore degli Stati Uniti a confezionare il 25-17 che chiude il primo set.
Dopo il cambio di campo gli Stati Uniti riprendono il gioco con un altro piglio (4-8 e stop ordinato dal tecnico italo – argentino). Stavolta i consigli della panchina non fruttano: le avversarie scappano via (8-13 e 11-18) e la reazione italiana stavolta è tardiva, perché Skinner chiude 19-25.
Si lotta punto a punto dopo i primi scambi della terza frazione, con l’Italia che sembra aver ritrovato i giusti ritmi (8-6). Tutto l’attacco azzurro giostra a meraviglia (11-7 e 18-11), ma è Sylla a timbrare il 25-15 che vale il 2-1.
Subito break da parte degli Stati Uniti all’inizio del quarto set (3-0), ma l’Italia è brava a non scomporsi e con Egonu e Danesi rovescia la situazione (9-5). Ace anche di Orro (14-10) e time out chiesto da Kiraly. Alla ripresa Larson prova a “ricucire” (20-16). Anche Velasco ferma due volte il gioco, invitando le sue ragazze a «non fare cose strane». Invito subito raccolto da Egonu e Fahr per il 25-21 che manda agli archivi un 3-1 importante. E domani mattina si chiude la tappa di Fukuoka con la Serbia.