Un’Italia a tratti sontuosa (nella foto FIPAV) non concede scampo agli Stati Uniti. Con un secco 3-0 (25-21, 25-21 e 25-23 i parziali) le ragazze di Julio Velasco hanno rispedito al mittente i propositi di rivincita delle americane, campionesse olimpiche in carica, e dopo lo stop inflitto loro in occasione della Pool di Fukuoka le azzurre si sono ripetute nel match di apertura della “Finale a otto” della Nations leaugue di Bankok.
Un successo che per Danesi e compagne vale l’accesso alla semifinale di domani, dove affronteranno una fra Polonia e Turchia. Fra le azzurre Paola Egonu (20 punti per lei) è apparsa in alcuni momenti devastante, ma tutto il gruppo si è sacrificato per la causa, vincendo il duello a muro (10 a 6) contro una formazione americana decisamente fallosa (24 errori e 9 battute sbagliate).
Al via coach italo – argentino sceglie il 6+1 standard: Orro in palleggio ed Egonu opposto; Fahr e capitan Danesi sono le centrali, Bosetti e Sylla le bande con De Gennaro libero. Inizio un po’ complicato per le azzurre (1-4 dopo un muro dell’ex “igorina” Washington su Sylla), ma con il trascorrere del tempo vengono attuate le necessarie contromisure e l’Italia riesce a mettere il naso davanti (10-9 di Fahr). Il break arriva per merito di Bosetti (muro su Skinner per il 15-13), poi vengono risolte favorevolmente alcune situazioni (20-16). Gli Usa non si arrendono (pallonetto di Skinner per il 22-20) ma il set point arriva dopo una loro invasione (24-20 preceduto da un bel salvataggio di Bosetti). Lungo il servizio di Fahr, imitata da Rettke: il primo set finisce 25-21.
Solito avvio difficoltoso per l’Italia anche nella seconda frazione (1-3), ma alcune difese al limite dell’impossibile di Bosetti e De Gennaro consentono a Egonu di pareggiare e di capovolgere la situazione (6-4). Stati Uniti ancora avanti (7-9 e 11-13 con una ricezione italiana non al meglio e che costringe la panchina azzurra a chiedere tempo). Muro di Danesi su Thompson per il 14-14, ma è Egonu a spezzare l’equilibrio (18-16 e poi 20-16). Coach Kiraly spende i suoi time out a disposizione ma l’opposto di Milano è brava a chiudere uno scambio lunghissimo (21-17). Le americane recuperano ma poi sprecano (invasione di Rettke per il 23-20). Un muro di Antropova su Cook vale il set point che la stessa attaccante di Scandicci capitalizza al secondo tentativo: anche il secondo gioco finisce 25-21.
Terzo set che parte sempre con gli Usa davanti (1-3), ma un parziale di 5-0 permette alle azzurre il sorpasso (6-3). Fioccano gli errori nella metà campo delle americane, ma è sempre Egonu a fare la differenza (15-10). Un attacco out di Cook vale il +6 Italia (17-11) e un primo tempo di Fahr, chiamata poco in causa in questa frazione, il 19-15. Le ragazze di Velasco sprecano il vantaggio (20-19 di Washingont e 21-20 di Skinner), ma gli Usa non ne approfittano (in rete una battuta di Larson e poi di Washington per il 23-21). Un diagonale di Egonu rma il match point (24-22), Bosetti spara fuori il primo tentativo, ma ancora Egonu mette a terra il pallone che vale la semifinale (25-23 e 3-0).