Si fingeva intermediario nell’affitto di appartamenti: prescrizione salva ex agente immobiliare

A processo per truffa era finito F.C., 48 anni, novarese, già agente immobiliare in un’agenzia di Trecate

Il modus operandi era quasi sempre lo stesso: diceva di fare da intermediario nell’affitto di appartamenti, si faceva consegnare denaro come anticipo per la locazione, ma poi non versava quasi nulla ai proprietari. In qualche caso aveva falsificato i contratti d’affitto o la ricevuta di registrazione all’Agenzia delle Entrate, per far credere che tutto fosse a posto, e in altri aveva addirittura affittato appartamenti nonostante i proprietari gli avessero revocato l’incarico, invitando gli inquilini a sfondare la porta perché il padrone di casa aveva perso le chiavi e autorizzato a entrare con la forza.

Una lunga serie di truffe e appropriazioni indebite, per migliaia di euro, oltre che falsi e violazione di domicilio, quelle che venivano addebitati a F.C., 48 anni, novarese, già agente immobiliare in un’agenzia di Trecate. Grazie al passare del tempo, e al fatto che numerose vittime hanno preferito ritirare le denuncia perché consapevoli di non recuperare i propri soldi, l’uomo è stato prosciolto: il giudice ha dichiarato il «non doversi procedere», in alcuni casi per prescrizione, in altri per remissione di querela.

Circa una dozzina le sue vittime, residenti sia in zona, a Trecate, Galliate e Novara, sia fuori provincia, a Milano e Torino. Fra loro molti immigrati forse poco esperti delle pratiche burocratiche legate all’affitto di appartamenti, ai rapporti coi proprietari e ai documenti necessari. Al centro del processo episodi commessi soprattutto nel 2015.

In aula ha testimoniato un settantenne di Sozzago: «M’ero rivolto alla sua agenzia per affittare un appartamento di Trecate. Mi ha trovato degli inquilini che hanno firmato un contratto diverso dal mio, in cui mancava la voce sulle spese condominiali. Alla fine me le sono accollate io. Mi deve ancora 1.750 euro di affitti arretrati, che lui andava a ritirare ma non mi consegnava». Un’altra proprietaria di casa a Trecate: «Abitando in Lombardia mi ero rivolta a lui per affittare un appartamento. L’amministratore di condominio mi aveva messo in guardia, quindi ho cambiato agenzia. Il mio nuovo inquilino non poteva occupare subito la casa; mi sono quindi stupita quando un vicino mi ha detto che nell’alloggio c’era comunque qualcuno. Sono andata a vedere: erano persone cui l’agente immobiliare aveva fatto un contratto con la mia firma falsificata. Perfino la ricevuta dell’Agenzia delle Entrate era finta».

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Si fingeva intermediario nell’affitto di appartamenti: prescrizione salva ex agente immobiliare

A processo per truffa era finito F.C., 48 anni, novarese, già agente immobiliare in un’agenzia di Trecate

Il modus operandi era quasi sempre lo stesso: diceva di fare da intermediario nell’affitto di appartamenti, si faceva consegnare denaro come anticipo per la locazione, ma poi non versava quasi nulla ai proprietari. In qualche caso aveva falsificato i contratti d’affitto o la ricevuta di registrazione all’Agenzia delle Entrate, per far credere che tutto fosse a posto, e in altri aveva addirittura affittato appartamenti nonostante i proprietari gli avessero revocato l’incarico, invitando gli inquilini a sfondare la porta perché il padrone di casa aveva perso le chiavi e autorizzato a entrare con la forza.

Una lunga serie di truffe e appropriazioni indebite, per migliaia di euro, oltre che falsi e violazione di domicilio, quelle che venivano addebitati a F.C., 48 anni, novarese, già agente immobiliare in un’agenzia di Trecate. Grazie al passare del tempo, e al fatto che numerose vittime hanno preferito ritirare le denuncia perché consapevoli di non recuperare i propri soldi, l’uomo è stato prosciolto: il giudice ha dichiarato il «non doversi procedere», in alcuni casi per prescrizione, in altri per remissione di querela.

Circa una dozzina le sue vittime, residenti sia in zona, a Trecate, Galliate e Novara, sia fuori provincia, a Milano e Torino. Fra loro molti immigrati forse poco esperti delle pratiche burocratiche legate all’affitto di appartamenti, ai rapporti coi proprietari e ai documenti necessari. Al centro del processo episodi commessi soprattutto nel 2015.

In aula ha testimoniato un settantenne di Sozzago: «M’ero rivolto alla sua agenzia per affittare un appartamento di Trecate. Mi ha trovato degli inquilini che hanno firmato un contratto diverso dal mio, in cui mancava la voce sulle spese condominiali. Alla fine me le sono accollate io. Mi deve ancora 1.750 euro di affitti arretrati, che lui andava a ritirare ma non mi consegnava». Un’altra proprietaria di casa a Trecate: «Abitando in Lombardia mi ero rivolta a lui per affittare un appartamento. L’amministratore di condominio mi aveva messo in guardia, quindi ho cambiato agenzia. Il mio nuovo inquilino non poteva occupare subito la casa; mi sono quindi stupita quando un vicino mi ha detto che nell’alloggio c’era comunque qualcuno. Sono andata a vedere: erano persone cui l’agente immobiliare aveva fatto un contratto con la mia firma falsificata. Perfino la ricevuta dell’Agenzia delle Entrate era finta».

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