Il comune di Trecate taglia le ore destinate al servizio di pre e post scuola e di Inclusione scolastica rivolto agli alunni disabili. L’allarme arriva dal sindacato Fp Cgil che ha seguito la vicenda. Lo scorso 21 giugno il Comune ha pubblicato un primo bando per il servizio educativo – scaduto con la fine dell’ultimo anno scolastico – con una base d’asta di 805.714,29 euro, «una cifra troppo bassa per tenere conto anche solo del costo del nuovo contratto nazionale delle cooperative sociali previsto da apposite tabelle ministeriali – afferma il segretario provinciale di Fp Cgil Novara e Vco, Paolo Del Vecchio -. Abbiamo così chiesto che venisse ritirato anche alla luce delle numerose segnalazioni pervenute sia da parte di aziende che volevano partecipare che dell’Osservatorio paritetico regionale sulle gare d’appalto, tra centrali cooperative e sindacati confederali».
Il Comune ha così dato seguito alle indicazioni ritirando il bando e pubblicandone un secondo il giorno successivo. «La base d’asta è rimasta invariata, ma sono state diminuite le ore di pre e post scuola del 25.46%, da 2728 annue del primo bando a 2033 di quello nuovo – aggiunge Del Vecchio -. Ma ciò che è ancora più grave è che il Comune ha anche diminuito le ore per l’intervento di integrazione scolastica del 17.61%, da 16324 annue a 13448, colpendo la fascia dei più fragili. Indecoroso e poco dignitoso risolvere le questioni mettendo in competizione due diritti che devono avere uguale dignità: la giusta paga da contratto nazionale delle educatrici e il servizio equo per i bambini e le loro famiglie garantito dalla legge 104/92».
«Uno scempio – dichiara ancora il segretario – che mostra una non curanza di tali diritti e una superficiale conoscenza del servizio, oltre che della gestione della gara d’appalto. Per queto motivo, qualora non venissero ripristinate le ore previste dal primo capitolato e con il costo adeguato del personale secondo le nuove tabelle ministeriali, saremo costretti a dichiarare lo stato di agitazione del personale soggetto al cambio di appalto. Non si escludono successive azioni a tutela del monte ore del servizio che coinvolga anche gli organi di governo del nostro territorio».