Borgomanero, non rispetta il divieto di avvicinamento: arrestato dai carabinieri

Accompagnato in tribunale per la direttissima, è stato subito processato con rito abbreviato e condannato a 5 mesi e 10 giorni

Sottoposto al divieto di avvicinamento alla ex fidanzata, che qualche mese fa le aveva denunciato per vari episodi di violenze fra le mura domestiche, l’altro giorno è stato sorpreso a casa della ragazza. E’ stato il padre di lei a chiamare i carabinieri. E così i militari di Borgomanero hanno arrestato l’ex compagno, un ventisettenne di famiglia nigeriana nato in Italia, per violazione di due misure cautelari del divieto di avere contatti con le persone offese (oltre la fidanzata ci sono anche i genitori. Accompagnato in tribunale per la direttissima, è stato subito processato con rito abbreviato e condannato a 5 mesi e 10 giorni di reclusione. Il giudice, accogliendo la richiesta del suo legale, ha concesso i domiciliari a casa di un parente di Novara, con il braccialetto elettronico.

Il giovane si è giustificando dicendo che era stata la ex convivente a contattarlo e a chiedergli di vedersi. Ma in ogni caso, motivazione a parte, il reato di violazione del divieto di avvicinamento si è comunque consumato. Dovrà in futuro subire un processo anche per i comportamenti di maltrattamento segnalati tempo fa dalla ragazza.

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Borgomanero, non rispetta il divieto di avvicinamento: arrestato dai carabinieri

Accompagnato in tribunale per la direttissima, è stato subito processato con rito abbreviato e condannato a 5 mesi e 10 giorni

Sottoposto al divieto di avvicinamento alla ex fidanzata, che qualche mese fa le aveva denunciato per vari episodi di violenze fra le mura domestiche, l’altro giorno è stato sorpreso a casa della ragazza. E’ stato il padre di lei a chiamare i carabinieri. E così i militari di Borgomanero hanno arrestato l’ex compagno, un ventisettenne di famiglia nigeriana nato in Italia, per violazione di due misure cautelari del divieto di avere contatti con le persone offese (oltre la fidanzata ci sono anche i genitori. Accompagnato in tribunale per la direttissima, è stato subito processato con rito abbreviato e condannato a 5 mesi e 10 giorni di reclusione. Il giudice, accogliendo la richiesta del suo legale, ha concesso i domiciliari a casa di un parente di Novara, con il braccialetto elettronico.

Il giovane si è giustificando dicendo che era stata la ex convivente a contattarlo e a chiedergli di vedersi. Ma in ogni caso, motivazione a parte, il reato di violazione del divieto di avvicinamento si è comunque consumato. Dovrà in futuro subire un processo anche per i comportamenti di maltrattamento segnalati tempo fa dalla ragazza.

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