La inseguiva e pedinava ovunque, sotto casa, al lavoro, quando usciva con gli amici. Per sfuggire alla persecuzione lei aveva deciso addirittura di trasferirsi all’estero, in Spagna: «Non ne potevo più», ha detto in tribunale. La sua denuncia, presentata nel 2018, ha portato alla condanna di W.A.F., 38 anni, a 1 anno e 8 mesi di reclusione per stalking e violenza privata. Il giudice ha disposto la sospensione condizionale della pena subordinata alla partecipazione a iniziative di recupero per persone imputate di reati da codice rosso. E ha anche stabilito una provvisionale di 5 mila euro per la vittima, costituita parte civile.
Fra imputato e la donna c’era stata una relazione sentimentale. Lui non si era arreso alla conclusione e aveva iniziato a molestarla. In qualche occasione l’aveva inseguita in macchina cercando di sbarrarle la strada. In altre aveva fatto irruzione a casa della donna che, per paura, si era barricata dentro mettendo sedie e tavoli davanti alla porta, temendo che lui entrasse. Infine la decisione di cambiare vita e andare a lavorare a Madrid. La difesa dell’imputato, nel chiedere l’assoluzione, aveva parlato di maldestri tentativi di ricucire il rapporto, mai sfociati in atti persecutori. Il pm aveva invece chiesto 2 anni di reclusione.