Fondo Pagani-FCN: contributi a tre progetti per tutela di archivi, musei e biblioteche

Oltre 45mila euro dal Bando 2024 per l'archivio nella chiesa parrocchiale di Casalino, l'ampia accessibilità del Museo Faraggiana ai disabili cognitivi e una fruizione cartacea e digitale della biblioteca di Cameri

Tre progetti volti alla tutela del patrimonio di archivi, musei e biblioteche nel territorio hanno ricevuto un contributo del Fondo Dott. Giovanni Pagani, costituito presso Fondazione Comunità Novarese, che per il bando 2024 ha stanziato oltre 45.000 euro. A beneficiarne il Comune di Casalino (20.000 euro per la valorizzazione del patrimonio dell’archivio parrocchiale), l’associazione Ri-nascita aps (11.000 euro per l’ampliamento dell’accessibilità alle persone con disabilità al Museo Faraggiana di Novara) e il Comune di Cameri (14.700 euro per una migliore fruizione e intreccio tra cartaceo e digitale alla locale biblioteca).

«I progetti che il Comitato di Gestione del Fondo ha scelto di sostenere in questa edizione hanno in comune la volontà di ampliare le possibilità di fruizione. Il Bando Fondo Pagani nasce proprio perché i luoghi di cultura siano sempre più condivisibili da tutti e diventino piazze dedicate al sapere non per pochi eletti» ha commentato il presidente di FCN, Davide Maggi, nell’introdurre mercoledì mattina la presentazione dei tre progetti.

Il Bando è giunto all’ottava edizione e «nell’occasione hanno ricevuto contributi enti che coprono tutti i fini istituzionali del Fondo e che ne sottolineano l’ispirazione a livello di difesa e promozione del patrimonio culturale di Novara e del suo territorio» ha spiegato Giovanni Benedetto, rappresentante della famiglia nel Comitato di Indirizzo. Il Fondo è operativo dal 2010 in ossequio alle volontà testamentarie del dottor Giovanni Pagani, già primario di Urologia presso l’Ospedale San Biagio di Domodossola, appassionato collezionista, cultore d’arte e mecenate in vita con il finanziamento del restauro della chiesa della SS. Trinità a Momo.

Il Fondo a lui intestato prosegue con la promozione di bandi annuali. «Puntiamo a interventi molto concreti e mirati – ha concluso Benedetto – guardando a beni culturali in particolare dedicati al libro e alla difesa della memoria, verso i quali il sostegno dello Stato è sempre più debole. Alla dimensione della difesa dei beni culturali si unisce quella più sociale».

I TRE PROGETTI MERITEVOLI

Casalino si proseguirà il recupero del patrimonio di libri, paramenti e arredi dal ‘700 in avanti, custodito negli archivi della chiesa del Santi Pietro e Paolo, già catalogato e digitalizzato, per realizzare uno spazio espositivo permanente nella sacrestia vecchia e dotare di strumenti multisensoriali e pannelli didattico-informativi il percorso con la già restaurata “Parete dei Santi”, ciclo pittorico quattrocentesco. Presenti il parroco padre Paolo Nespoli, che ha ringraziato la Fondazione, e il sindaco Sergio Ferrari che ha aggiunto: «Casalino è tappa di un percorso molto frequentato da turisti in bicicletta. Puntiamo a creare un’esposizione di un primo gruppo di dieci oggetti presenti nell’archivio, in un percorso guidato che comprenda la “Parete dei Santi”, fruibile anche digitalmente con una apposita “app”. Il tutto speriamo completato per la fine estate dell’anno prossimo».

A Novara, presso il Museo di Storia Naturale Faraggiana Ferrandi, lo scopo è aumentare la fruibilità verso persone con disabilità, attraverso un modello specifico di comunicazione aumentativa alternativa capace di rendere accessibili a tutti – anche a persone con difficoltà cognitive – i contenuti del museo, affiancando al linguaggio verbale forme di espressività diversa. Allo scopo, in collaborazione con la Fondazione Paideia, saranno attivati due percorsi formativi per gli operatori museali. «Siamo un polo importante del sapere scientifico e lo vogliamo fruibile da tutti. Abbiamo già attivato un percorso multisensoriale dedicato a persone non udenti o non vedenti e azzerato le barriere architettoniche – ha spiegato Igor Festari, direttore scientifico del Faraggiana – e con questo intervento a lungo termine diventeremo tra i musei più inclusivi d’Italia». Il progetto è guidato dall’associazione Ri-Nascita, che ha già curato i percorsi per portatori di handicap visivi e uditivi. «Con lo stesso metodo di coinvolgimento delle associazioni locali dedicate ai disabili cognitivi – ha aggiunto Delia Leuzzi, responsabile di Ri-Nascita – avviamo questo percorso che prevede laboratori per l’elaborazione di appositi pannelli informativi per un’accoglienza rivolta a tutti coloro che vorranno entrare al museo. L’abbattimento di ogni tipo di barriera è anche verso quelle psicologiche che frenano persone con particolari disabilità».

Cameri è al centro la biblioteca comunale, inserita nel sistema Bant, che comprende quelle di 13 comuni novaresi lungo il Ticino, da Arona a Cerano. Il progetto, nato anche dai risvolti della crisi pandemica in cui vi fu un balzo dell’utilizzo delle risorse digitali, poi mantenuto, punta a integrare le abitudini di utilizzo della biblioteca tradizionale a quelle della nuova utenza, guardando a due fasce di età: i ragazzi tra 11 e 18 anni e gli anziani over 65. «Puntiamo – ha spiegato Pierangelo Toscani, assessore alla cultura del Comune di Cameri – a un incremento della piattaforma digitale Mlol, a spingere alla lettura in particolare i ragazzi, a sensibilizzare all’uso di sistemi innovativi gli anziani e infine a creare gruppi di lettura in presenza e online. Vogliamo che la biblioteca divenga un centro di cultura e non solo il luogo del prestito dei libri». A condure l’intervento è la responsabile della biblioteca, Lara Gobbi«In particolare cerchiamo di stimolare i ragazzi, anche coinvolgendoli in un contest che porti alla realizzazione di “videorecensioni” dei libri, tali da invogliare alla lettura. C’è una piattaforma digitale, che consente anche gratuitamente la lettura di riviste e giornali italiani e stranieri, da gestire con l’intento di riportare i lettori in biblioteca, dotata di tablet, per farla diventare luogo di socializzazione».

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Antonio Maio

Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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