Novara fa il tris di centenarie: festeggiate in pochi giorni Elena, Rina e Maria

Novara fa il tris di centenarie e in pochi giorni festeggia Elena Bianchi e Rina Pagani, che hanno raggiunto il secolo di vita, e Maria Gianone che ha compiuto ben 103 anni. A portare il saluto dell’amministrazione, come sempre, il presidente del consiglio comunale Edoardo Brustia.

Elena Bacchi è nata a Bergamo il 13 settembre di 100 anni fa. A soli 10 anni si traferì a Novara con la sua famiglia poiché il padre Ampelio, cartografo, viene assunto alla De Agostini. Aveva due fratelli: Ezio e Arnaldo. Elena frequentò le scuole Commerciali e appena terminate iniziò a lavorare come dattilografa pressi le attività delle corporazioni in via Negroni. Qui conobbe il marito Gianfranco Battistini, che poco dopo divenne capo del personale della De Agostini. Con lui si sposò il 1 maggio del 1947. Nel ‘49 nacque Ornella, che con amore segue la madre con l’aiuto del marito Francesco Silvestri. Una famiglia che si definisce “Deagostiniani”, poiché anche la figlia e il genero sono stati dipendenti della storica azienda novarese.

Rina Pagani vedova Leone è nata a Cressa il 10 settembre del 1924. Nel ‘34, seguendo i trasferimenti del padre ferroviere, a 10 anni, si trasferisce a Spigno Monferrato, località vicino a Savona che Rina ricorda con affetto. Frequenta ad Acqui Terme le Scuole Commerciali, in un collegio di suore francesi. Nei primi anni ‘40 la famiglia Pagani arriva a Novara, precisamente in via Solferino e Rina rimarrà per sempre. Nel ‘45 lavora alla Zecca di Stato, la cui sede era dove ora sorge la Rotonda. Si fidanza con Terenzio Leone, partigiano trecatese, che sposerà a fine conflitto nel ‘48. Arrestata domiciliarmente per via del fidanzato per più di un mese durante l’occupazione nazista, Rina è la seconda di due sorelle, la prima Mariuccia, classe ‘22, mancata da dieci anni, l’altra ancora vivente, Amanda, classe 1930. Dal matrimonio nascono tre figli, nel’49 Luisa, nel ‘52 Angelo e per ultimo Luciano classe 1954. Rina ha avuto una grande carriera nell’ambito lavorativo, ha lavorato insieme al marito per 40 anni nella pubblicità, con i fratelli Russo, che si occupavano delle grandi pubblicità in giro per gli stadi calcistici. Orgogliosamente racconta che ricevette anche la medaglia d’oro come agente pubblicitaria.

Maria Gianone vedova Rinoldi ha festeggiato il giorno 6 settembre 103 anni. Nata ad Arona, si trasferisce a Novara, a Sant’Agabio, pochi anni dopo, raggiungendo i tanti parenti che vivevano nel capoluogo di provincia. Nel 1940 inizia la sua carriera lavorativa come addetta al telegrafo alla stazione di Novara, si occupa dell’ancora fondamentale e nota linea Torino Porta Nuova/ Milano centrale. Ha amato tanto il suo lavoro, infatti, proprio durante la visita istituzionale, ha tenuto far vedere come funziona un telegrafo.
Qualche anno più tardi, esattamente nel 1949, si sposa con Giovanni Rinaldi, suo coetaneo. Da questo matrimonio nasce la figlia Vanda, che con il marito Cristiano, quotidianamente la si occupa della mamma.
Rimane vedova nel 1996. Nella sua vita quotidiana ama ricamare e adora il cruciverba oltre che essere golosissima di dolci; fino a qualche anno fa, gestiva il suo grande orto e tutte le domeniche aveva ospiti a casa, cucinando con passione.

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Novara fa il tris di centenarie: festeggiate in pochi giorni Elena, Rina e Maria

Novara fa il tris di centenarie e in pochi giorni festeggia Elena Bianchi e Rina Pagani, che hanno raggiunto il secolo di vita, e Maria Gianone che ha compiuto ben 103 anni. A portare il saluto dell'amministrazione, come sempre, il presidente del consiglio comunale Edoardo Brustia.

Elena Bacchi è nata a Bergamo il 13 settembre di 100 anni fa. A soli 10 anni si traferì a Novara con la sua famiglia poiché il padre Ampelio, cartografo, viene assunto alla De Agostini. Aveva due fratelli: Ezio e Arnaldo. Elena frequentò le scuole Commerciali e appena terminate iniziò a lavorare come dattilografa pressi le attività delle corporazioni in via Negroni. Qui conobbe il marito Gianfranco Battistini, che poco dopo divenne capo del personale della De Agostini. Con lui si sposò il 1 maggio del 1947. Nel ‘49 nacque Ornella, che con amore segue la madre con l’aiuto del marito Francesco Silvestri. Una famiglia che si definisce “Deagostiniani”, poiché anche la figlia e il genero sono stati dipendenti della storica azienda novarese.

Rina Pagani vedova Leone è nata a Cressa il 10 settembre del 1924. Nel ‘34, seguendo i trasferimenti del padre ferroviere, a 10 anni, si trasferisce a Spigno Monferrato, località vicino a Savona che Rina ricorda con affetto. Frequenta ad Acqui Terme le Scuole Commerciali, in un collegio di suore francesi. Nei primi anni ‘40 la famiglia Pagani arriva a Novara, precisamente in via Solferino e Rina rimarrà per sempre. Nel ‘45 lavora alla Zecca di Stato, la cui sede era dove ora sorge la Rotonda. Si fidanza con Terenzio Leone, partigiano trecatese, che sposerà a fine conflitto nel ‘48. Arrestata domiciliarmente per via del fidanzato per più di un mese durante l’occupazione nazista, Rina è la seconda di due sorelle, la prima Mariuccia, classe ‘22, mancata da dieci anni, l’altra ancora vivente, Amanda, classe 1930. Dal matrimonio nascono tre figli, nel’49 Luisa, nel ‘52 Angelo e per ultimo Luciano classe 1954. Rina ha avuto una grande carriera nell’ambito lavorativo, ha lavorato insieme al marito per 40 anni nella pubblicità, con i fratelli Russo, che si occupavano delle grandi pubblicità in giro per gli stadi calcistici. Orgogliosamente racconta che ricevette anche la medaglia d’oro come agente pubblicitaria.

Maria Gianone vedova Rinoldi ha festeggiato il giorno 6 settembre 103 anni. Nata ad Arona, si trasferisce a Novara, a Sant'Agabio, pochi anni dopo, raggiungendo i tanti parenti che vivevano nel capoluogo di provincia. Nel 1940 inizia la sua carriera lavorativa come addetta al telegrafo alla stazione di Novara, si occupa dell’ancora fondamentale e nota linea Torino Porta Nuova/ Milano centrale. Ha amato tanto il suo lavoro, infatti, proprio durante la visita istituzionale, ha tenuto far vedere come funziona un telegrafo.
Qualche anno più tardi, esattamente nel 1949, si sposa con Giovanni Rinaldi, suo coetaneo. Da questo matrimonio nasce la figlia Vanda, che con il marito Cristiano, quotidianamente la si occupa della mamma.
Rimane vedova nel 1996. Nella sua vita quotidiana ama ricamare e adora il cruciverba oltre che essere golosissima di dolci; fino a qualche anno fa, gestiva il suo grande orto e tutte le domeniche aveva ospiti a casa, cucinando con passione.

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