Il Festival della dignità umana celebra dieci anni. Edizione dedicata al fondatore Giannino Piana

L'inaugurazione a Borgomanero con il filosofo Umberto Galimberti. Pubblicato il libro postumo di Piana

Ha inizio domani, 28 settembre, la decima edizione del Festival della Dignità Umana, dedicata alla figura di Giannino Piana (in foto), teologo, originario di Ornavasso, tra i fondatori della rassegna, scomparso a ottobre dello scorso anno. “Etica per il mondo che verrà” è il titolo del festival, promosso come sempre dall’Associazione Dignità e Lavoro Cecco Fornara, guidata da Luisella Ferrari, in programma dal 28 settembre al 7 ottobre tra Novara, Borgomanero e Arona. Tra i relatori i filosofi Umberto Galimberti e Francesca Rigotti, i religiosi Enzo Bianchi e Cesare Baldi, il teologo Vito Mancuso, la sociologa Chiara Giaccardi e l’economista Carlo Cottarelli.

«Questa rassegna mette in luce aspetti filosofici, economico e politologici – ha affermato il prefetto Francesco Garsia -. I titoli suggeriscono spunti etici per affrontare meglio la realtà nella consapevolezza che al centro c’è sempre la persona».

«Il tema etico deve essere uno strumento per arrivare a una personalità collettiva – ha aggiunto il direttore di Interlinea e membro del comitato scientifico, Roberto Cicala -. Giannino Piana teneva al festival affinché fosse confronto e dibattito, non solo vetrina. Co sono nomi di altissimo profilo che si legano alla sua figura: questa edizione non è solo in sua memoria, ma con i suoi amici di sempre».

Per l’occasione Interlinea ha pubblicato il libro-testamento di Piana “L’ultimo orizzonte. Questioni etiche di fine vita”.

«Dopo dieci anni di cammino percorso insieme il festival celebra un tema fondamentale su cui l’umanità è chiamata a riflettere: l’etica della tecnica che è sì elemento primario, ma che da mezzo si sta trasformando in fine – ha affermato Davide Maggi, membro del comitato e presidente della Fondazione Comunità Novarese -. Il festival si interroga non solo sul cammino che stiamo facendo, ma anche sulla cosa ultima, la morte, con qualunque tipo di prospettiva, anche per chi è ateo».

«Investire sulla conoscenza è l’unico modo per scoprire quali siano i legami autenticamente umani» ha sottolineato Gianni Cerutti, membro del comitato e direttore della Fondazione Achille Marazza.

Come ogni edizione, anche quest’anno il festival promuove azioni a favore di persone appartenenti alle fasce deboli: per questo motivo intende istituire una borsa lavoro destinata appunto a tali persone. La Borsa Lavoro è uno strumento formativo per facilitare, attraverso un’esperienza pratica, l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro ed è particolarmente adatta a persone appartenenti alle categorie più deboli che in cambio dell’attività prestata ricevono un compenso economico.

Il festival inaugura sabato 28 settembre alle 16 al Cinema Teatro Nuovo di Borgomanero con la lectio magistralis del filosofo Umberto Galimberti presentato da Enrico Ferrari. Durante il pomeriggio Lucilla Giagnoni leggerà alcune pagine del libro postumo di Piana.

Il programma completo è disponibile QUI

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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