Otto milioni per il castello di Novara. Slitta ancora la sistemazione del cortile, bando ristorante da rifare

Dal 2003 a oggi sono stati spesi altri 19 milioni. Da rifare il tetto sopra le sale della mostra a causa di infiltrazioni d'acqua. Le consigliere comunali Paladini e Graziosi: «Attenzione che non resti solo un contenitore»

Otto milioni di euro per gli ultimi cinque progetti destinati al castello visconteo sforzesco di Novara, ma slitta ancora la data per la sistemazione del cortile e il bando per l’assegnazione della caffetteria è da rifare. È quanto è emerso nell’ultima commissione consiliare sullo stato dell’arte del castello della città.

I PROGETTI

Tra i cinque progetti messi in campo dal Comune, uno rappresenta una vera e propria corsa contro il tempo e riguarda la sistemazione del tetto sopra le sale che tra un mese ospiteranno la nuova mostra di opere pittoriche. «Durante l’ultima esposizione ci sono state delle infiltrazioni – ha spiegato l’architetto comunale Bruno Severino -. Così come è fatto, il tetto non riesce a scaricare l’acqua. È necessario smontarne una parte e ricostruirla con un nuovo sistema di vasche. Lavori devono iniziare questa settimana e saranno strettissimi perchè dal 10 ottobre si comincerà a tinteggiare».

Per quanto riguarda le mura interne del fossato « il cantiere è partito un anno fa, sono quasi ultimati i lavori sul lato ovest verso l’Allea, e sono a buon punto sul lato sud – ha specificato l‘architetto del Comune, Cristiano Ravizzotti -. Avevamo fatto i rilievi con il drone, poi una volta iniziati i lavori, ci siamo resi conto che alcuni mattoni erano più ammalorati del previsto, ma i costi rientrano comunque nel quadro economico previsto e i lavori dovrebbero essere terminati per al fine del 2025. Il fossato potrà essere utilizzato solo quando saranno sistemate anche le mura esterne».

In programma il rifacimento della passerella che collega i giardini dell’Allea con il castello (in foto il rendering). «Quella attuale in legno era stata completata nel 2003 – ha continuato l’architetto -. Ora si è deciso di posizionare un nuovo manufatto in ferro nella parte portante, come costi ridotti di manutenzione, e in legno la parte calpestabile come richiesto. Si tratta di un ponte completamente nuovo, quello vecchio sarà demolito. La gara è in corso, sono previsti quattro mesi di lavoro che dovrebbero iniziare con il nuovo anno».

Sul museo archeologico il dirigente dell’ufficio Cultura Davide Zanino ha spiegato che « dopo un iter molto difficile durato anni, siamo finalmente riusciti a predisporre un percorso museale legato alle collezioni e ai personaggi che hanno contribuito a costituire il museo stesso. Il primo passo sarà la realizzazione della nuova biglietteria, che servirà anche per la mostra di novembre; il sito web è pronto, stiamo riallestendo gli impianti e la parte di video sorveglianza ormai obsoleta. Pensiamo di poter aprire in estate».

IL CORTILE

Rientra negli ultimi cinque progetti anche il cortile che doveva essere sistemato a giugno di quest’anno, ma i lavori sono slittati ad aprile/maggio del prossimo. «Il progetto prevede l’eliminazione del calcestre materiale che crea notevoli disagi sia quando piove molto pozze d’acqua e fango, sia quando c’è il sole perchè si solleva la polvere – ha detto ancora Severino -. Dopo una lunga interlocuzione son la Sovrintendenza, che avrebbe voluto mantenere il calcestre, siamo riusciti a trovare una mediazione sul cemento architettonico. Saranno inoltre realizzate cinque linee di scarico in pietra in modo tale che la pavimentazione possa drenare meglio. Durante i lavori sarà inibito il passaggio a mezzi e persone, per questo motivo abbiamo scelto di posticipare in un periodo in cui non sono in programma eventi che richiamano pubblico».

IL BANDO PER IL BAR RISTORANTE

A causa dei ritardi nella sistemazione del cortile, la pasticceria Caldarola, che aveva vinto il precedente bando, nel mese di luglio ha rinunciato alla concessione per l’allestimento della ristorazione. La gara, dunque, è da rifare. «A occuparsene sarà direttamente il Comune che fungerà da stazione appaltante per la Fondazione Castello» ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Rocco Zoccali.

LE CONSIDERAZIONI FINALI

«Dal 2003 a oggi sono stati spesi circa 27 milioni di euro, compresi gli otto, per le strutture, altri 5 per le spese a cui il Comune continua a contribuire» hanno risposto Zoccali e Zanino alle domande dei consiglieri del Pd.

«Attenzione, però, che il castello non resti solo un contenitore – ha affermato la consigliera del Pd, Sara Paladini -. Quello è un luogo che non è vissuto dai novaresi, non è di ritrovo: abbiamo speso 27 milioni ma non è paragonabile a ciò che avviene al Broletto: questa è la nostra sfida per il futuro».

«Sono d’accordo con la collega – ha aggiunto dalle fila della Lega Valentina Graziosi -. Stiamo attenti come spendiamo le risorse, dobbiamo fare il giusto nell’ottica di avere il meglio. Tempo fa avevo proposto di usare il fossato per gli orti botanici: si potrà ripensare quando sarà agibile».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Otto milioni per il castello di Novara. Slitta ancora la sistemazione del cortile, bando ristorante da rifare

Dal 2003 a oggi sono stati spesi altri 19 milioni. Da rifare il tetto sopra le sale della mostra a causa di infiltrazioni d’acqua. Le consigliere comunali Paladini e Graziosi: «Attenzione che non resti solo un contenitore»

Otto milioni di euro per gli ultimi cinque progetti destinati al castello visconteo sforzesco di Novara, ma slitta ancora la data per la sistemazione del cortile e il bando per l'assegnazione della caffetteria è da rifare. È quanto è emerso nell'ultima commissione consiliare sullo stato dell'arte del castello della città.

I PROGETTI

Tra i cinque progetti messi in campo dal Comune, uno rappresenta una vera e propria corsa contro il tempo e riguarda la sistemazione del tetto sopra le sale che tra un mese ospiteranno la nuova mostra di opere pittoriche. «Durante l'ultima esposizione ci sono state delle infiltrazioni - ha spiegato l'architetto comunale Bruno Severino -. Così come è fatto, il tetto non riesce a scaricare l’acqua. È necessario smontarne una parte e ricostruirla con un nuovo sistema di vasche. Lavori devono iniziare questa settimana e saranno strettissimi perchè dal 10 ottobre si comincerà a tinteggiare».

Per quanto riguarda le mura interne del fossato « il cantiere è partito un anno fa, sono quasi ultimati i lavori sul lato ovest verso l'Allea, e sono a buon punto sul lato sud - ha specificato l'architetto del Comune, Cristiano Ravizzotti -. Avevamo fatto i rilievi con il drone, poi una volta iniziati i lavori, ci siamo resi conto che alcuni mattoni erano più ammalorati del previsto, ma i costi rientrano comunque nel quadro economico previsto e i lavori dovrebbero essere terminati per al fine del 2025. Il fossato potrà essere utilizzato solo quando saranno sistemate anche le mura esterne».

In programma il rifacimento della passerella che collega i giardini dell'Allea con il castello (in foto il rendering). «Quella attuale in legno era stata completata nel 2003 - ha continuato l'architetto -. Ora si è deciso di posizionare un nuovo manufatto in ferro nella parte portante, come costi ridotti di manutenzione, e in legno la parte calpestabile come richiesto. Si tratta di un ponte completamente nuovo, quello vecchio sarà demolito. La gara è in corso, sono previsti quattro mesi di lavoro che dovrebbero iniziare con il nuovo anno».

Sul museo archeologico il dirigente dell'ufficio Cultura Davide Zanino ha spiegato che « dopo un iter molto difficile durato anni, siamo finalmente riusciti a predisporre un percorso museale legato alle collezioni e ai personaggi che hanno contribuito a costituire il museo stesso. Il primo passo sarà la realizzazione della nuova biglietteria, che servirà anche per la mostra di novembre; il sito web è pronto, stiamo riallestendo gli impianti e la parte di video sorveglianza ormai obsoleta. Pensiamo di poter aprire in estate».

IL CORTILE

Rientra negli ultimi cinque progetti anche il cortile che doveva essere sistemato a giugno di quest'anno, ma i lavori sono slittati ad aprile/maggio del prossimo. «Il progetto prevede l'eliminazione del calcestre materiale che crea notevoli disagi sia quando piove molto pozze d'acqua e fango, sia quando c'è il sole perchè si solleva la polvere - ha detto ancora Severino -. Dopo una lunga interlocuzione son la Sovrintendenza, che avrebbe voluto mantenere il calcestre, siamo riusciti a trovare una mediazione sul cemento architettonico. Saranno inoltre realizzate cinque linee di scarico in pietra in modo tale che la pavimentazione possa drenare meglio. Durante i lavori sarà inibito il passaggio a mezzi e persone, per questo motivo abbiamo scelto di posticipare in un periodo in cui non sono in programma eventi che richiamano pubblico».

IL BANDO PER IL BAR RISTORANTE

A causa dei ritardi nella sistemazione del cortile, la pasticceria Caldarola, che aveva vinto il precedente bando, nel mese di luglio ha rinunciato alla concessione per l’allestimento della ristorazione. La gara, dunque, è da rifare. «A occuparsene sarà direttamente il Comune che fungerà da stazione appaltante per la Fondazione Castello» ha detto l'assessore ai Lavori pubblici Rocco Zoccali.

LE CONSIDERAZIONI FINALI

«Dal 2003 a oggi sono stati spesi circa 27 milioni di euro, compresi gli otto, per le strutture, altri 5 per le spese a cui il Comune continua a contribuire» hanno risposto Zoccali e Zanino alle domande dei consiglieri del Pd.

«Attenzione, però, che il castello non resti solo un contenitore - ha affermato la consigliera del Pd, Sara Paladini -. Quello è un luogo che non è vissuto dai novaresi, non è di ritrovo: abbiamo speso 27 milioni ma non è paragonabile a ciò che avviene al Broletto: questa è la nostra sfida per il futuro».

«Sono d'accordo con la collega - ha aggiunto dalle fila della Lega Valentina Graziosi -. Stiamo attenti come spendiamo le risorse, dobbiamo fare il giusto nell’ottica di avere il meglio. Tempo fa avevo proposto di usare il fossato per gli orti botanici: si potrà ripensare quando sarà agibile».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore