Etica ed economia secondo Carlo Cottarelli

L'economista ha concluso gli appuntamenti del Festival della Dignità Umana

A conclusione del ciclo di incontri della decima edizione del Festival della Dignità Umana, ricordando chi dalla fondazione ne è stato il direttore scientifico – il teologo morale Giannino Piana a un anno dalla sua scomparsa – è intervenuto al castello di Novara Carlo Cottarelli.

Economista, esperto dei problemi del debito pubblico, presidente incaricato del consiglio per qualche giorno nel 2018, Cottarelli, nel tentativo non andato a buon fine di formare un governo tecnico, è stato intervistato da Davide Maggi, economista novarese presidente della Fondazione della Comunità Novarese.

Partendo dal suo libro “Chimere” edito da Feltrinelli, Cottarelli ha preso in esame il fenomeno della globalizzazione nei suoi aspetti positivi di crescita dei Paesi considerati sottosviluppati e al ridimensionamento, legato alla demografia, dei Paesi occidentali del G7.

L’attuale fase di turbolenza geopolitica con l’aumento dei conflitti è un prodotto di questi nuovi equilibri. Cottarelli ha preso poi in esame la situazione europea in cui i Paesi dell’Unione non hanno praticamente alternative a mettere in comune i loro sforzi nella ricerca e nell’innovazione per fare economie di scala e così reggere la competizione globale.

Rispondendo a una domanda del pubblico, Cottarelli si è dichiarato contrario a tasse sui cosiddetti extraprofitti, giudicando di difficile definizione gli extraprofitti, una misura giustificabile solo in una grave emergenza e che può alimentare la sfiducia degli investitori stranieri.

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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Etica ed economia secondo Carlo Cottarelli

L’economista ha concluso gli appuntamenti del Festival della Dignità Umana

A conclusione del ciclo di incontri della decima edizione del Festival della Dignità Umana, ricordando chi dalla fondazione ne è stato il direttore scientifico – il teologo morale Giannino Piana a un anno dalla sua scomparsa – è intervenuto al castello di Novara Carlo Cottarelli.

Economista, esperto dei problemi del debito pubblico, presidente incaricato del consiglio per qualche giorno nel 2018, Cottarelli, nel tentativo non andato a buon fine di formare un governo tecnico, è stato intervistato da Davide Maggi, economista novarese presidente della Fondazione della Comunità Novarese.

Partendo dal suo libro “Chimere” edito da Feltrinelli, Cottarelli ha preso in esame il fenomeno della globalizzazione nei suoi aspetti positivi di crescita dei Paesi considerati sottosviluppati e al ridimensionamento, legato alla demografia, dei Paesi occidentali del G7.

L’attuale fase di turbolenza geopolitica con l’aumento dei conflitti è un prodotto di questi nuovi equilibri. Cottarelli ha preso poi in esame la situazione europea in cui i Paesi dell’Unione non hanno praticamente alternative a mettere in comune i loro sforzi nella ricerca e nell’innovazione per fare economie di scala e così reggere la competizione globale.

Rispondendo a una domanda del pubblico, Cottarelli si è dichiarato contrario a tasse sui cosiddetti extraprofitti, giudicando di difficile definizione gli extraprofitti, una misura giustificabile solo in una grave emergenza e che può alimentare la sfiducia degli investitori stranieri.

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