Impianto del Terdoppio, altra grana: in commissione dubbi sulle autorizzazioni dei bar

La vicenda è emersa in aula durante la discussione sull'annullamento dei bandi

Nuovi problemi per l’assessorato allo Sport del comune di Novara presente ieri, 28 ottobre, in commissione consiliare con l’assessore Ivan De Grandis e il dirigente Dario Santacroce, quest’ultimo assente per malattia durante l’ultima seduta di inizio ottobre. Entrambi hanno risposto alle domande della minoranza sulla vicenda dell’annullamento in autotutela dei bandi per la gestione dell’impianto, il dirigente evitando risposte sull’istruttoria disciplinare in corso nei suoi confronti.

Le novità emerse dall’intervento della consigliera del Pd Sara Paladini riguardano l’apertura dei bar dell’impianto che secondo la consigliera dem sarebbero «un esercizio abusivo, dal momento che al Comune non è pervenuta alcuna richiesta di subappalto per i servizi del bar da parte del concessionario e le autorizzazioni presentate dai gestori dichiarano, invece, di avere diritto all’utilizzo dei locali per 4 anni con eventuale rinnovo».

Nel suo intervento la consigliera ha affermato di essere stata ai Mondiali di hockey al palazzetto e di aver notato che il bar non era gestito dalla società assegnataria dell’impianto, quindi di aver attivato le verifiche necessarie scoprendo che «le autorizzazioni necessarie sono state richieste il 25 settembre, a mondiali finiti e per la gestione del bar al piano terra» nonostante «la sospensione del bando in autotutela del 21 settembre e l’apertura non solo del bar al piano terra, ma anche al primo piano»

La risposta è arrivata prima da Santacroce che ha spiegato di «non aver ricevuto alcuna richiesta di subappalto, come previsto dal bando» e di non essersi accorto che il bar era in gestione da parte di un’altra società perché «non ho frequentato i Mondiali di hockey». Ad aver frequentato spesso la rassegna sportiva è invece il vicesindaco Ivan De Grandis che ha fornito una spiegazione opposta a quella del suo dirigente: «Ho visto il bar aperto, ma non ho fatto il ficcanaso perché ero impegnato con altre questioni». Entrambi hanno assicurato che «se qualcuno ha sbagliato, ne pagherà le conseguenze».

Quando sembrava che il subappalto per la gestione dei bar fosse avvenuto senza che l’assessorato, sia la parte politica, sia quella tecnica, ne fosse a conoscenza, Paladini fa notare come «l’invito per l’apertura dello Splash Bar è arrivato sia all’assessorato che alla segreteria del sindaco, quindi non potete dire che non lo sapevate e che Santacroce non l’ha autorizzato».

Critico nei confronti della minoranza il consigliere Marco Gambacorta (Fdi) che è intervenuto condannando «il tono fortemente inquisitorio nei confronti di Santacroce. Non vedo colpe gravi da parte dell’assessore e del suo dirigente. Sbagliare è umano: Santacroce ha ammesso le sue colpe ed è diventato un capro espiatorio, io penso che ci siano altre responsabilità».

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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La vicenda è emersa in aula durante la discussione sull’annullamento dei bandi

Nuovi problemi per l'assessorato allo Sport del comune di Novara presente ieri, 28 ottobre, in commissione consiliare con l'assessore Ivan De Grandis e il dirigente Dario Santacroce, quest'ultimo assente per malattia durante l'ultima seduta di inizio ottobre. Entrambi hanno risposto alle domande della minoranza sulla vicenda dell'annullamento in autotutela dei bandi per la gestione dell'impianto, il dirigente evitando risposte sull'istruttoria disciplinare in corso nei suoi confronti.

Le novità emerse dall'intervento della consigliera del Pd Sara Paladini riguardano l'apertura dei bar dell'impianto che secondo la consigliera dem sarebbero «un esercizio abusivo, dal momento che al Comune non è pervenuta alcuna richiesta di subappalto per i servizi del bar da parte del concessionario e le autorizzazioni presentate dai gestori dichiarano, invece, di avere diritto all'utilizzo dei locali per 4 anni con eventuale rinnovo».

Nel suo intervento la consigliera ha affermato di essere stata ai Mondiali di hockey al palazzetto e di aver notato che il bar non era gestito dalla società assegnataria dell'impianto, quindi di aver attivato le verifiche necessarie scoprendo che «le autorizzazioni necessarie sono state richieste il 25 settembre, a mondiali finiti e per la gestione del bar al piano terra» nonostante «la sospensione del bando in autotutela del 21 settembre e l'apertura non solo del bar al piano terra, ma anche al primo piano»

La risposta è arrivata prima da Santacroce che ha spiegato di «non aver ricevuto alcuna richiesta di subappalto, come previsto dal bando» e di non essersi accorto che il bar era in gestione da parte di un'altra società perché «non ho frequentato i Mondiali di hockey». Ad aver frequentato spesso la rassegna sportiva è invece il vicesindaco Ivan De Grandis che ha fornito una spiegazione opposta a quella del suo dirigente: «Ho visto il bar aperto, ma non ho fatto il ficcanaso perché ero impegnato con altre questioni». Entrambi hanno assicurato che «se qualcuno ha sbagliato, ne pagherà le conseguenze».

Quando sembrava che il subappalto per la gestione dei bar fosse avvenuto senza che l'assessorato, sia la parte politica, sia quella tecnica, ne fosse a conoscenza, Paladini fa notare come «l'invito per l'apertura dello Splash Bar è arrivato sia all’assessorato che alla segreteria del sindaco, quindi non potete dire che non lo sapevate e che Santacroce non l’ha autorizzato».

Critico nei confronti della minoranza il consigliere Marco Gambacorta (Fdi) che è intervenuto condannando «il tono fortemente inquisitorio nei confronti di Santacroce. Non vedo colpe gravi da parte dell'assessore e del suo dirigente. Sbagliare è umano: Santacroce ha ammesso le sue colpe ed è diventato un capro espiatorio, io penso che ci siano altre responsabilità».

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