Pro Pal, anche a Novara si chiede il riconoscimento dello stato di Palestina

Promossa dalle organizzazioni giovanili di M5s, Pd, Sinistra Italiana e Europa Verde

È stata promossa dalle organizzazioni giovanili di M5s, Pd, Sinistra Italiana e Europa Verde la manifestazione per chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina e la fine del genocidio perpetrato da Israele che si è tenuta ieri pomeriggio, 17 novembre, in piazza Matteotti.

Hanno partecipato una cinquantina di manifestanti, perlopiù giovanissimi, che si sono ritrovati per ascoltare gli interventi degli organizzatori. Il primo a parlare è stato Ivan Carlone (M5s) che ha sottolineato come «sia inaccettabile il silenzio del ministro degli esteri Tajani di fronte alle continue uccisioni di civili e a quello che non ho paura a definire un vero e proprio genocidio» e ha aggiunto «davanti al suo silenzio siamo qui oggi per chiedere il riconoscimento dello stato di Palestina, per chiedere lo stop al blocco navale israeliano e al genocidio. Abbiamo bisogno di pace e di finire il massacro di civili a Gaza»

Anche Filippo Garbassi (Pd) interviene appellandosi alla necessità di «una soluzione di pace e convivenza entro confini legittimi e riconosciuti e non l’annientamento degli stati esistenti» aggiungendo che serve «finire di discutere in base alle tifoserie e concentrarsi sul fatto che i civili possano convivere in sicurezza e in pace, anzitutto riconoscendo l’esistenza della Palestina come stato».

Per Sinistra Italiana ed Europa Verde è intervenuta Carolina Paparozzi che ha rimarcato la necessità «di scendere in piazza per dire stop al genocidio e alla censura su questa parola. Muoiono bambini, famiglie, uomini e donne nel silenzio della maggioranza e noi dobbiamo portare la loro voce nelle piazze e nelle istituzioni in cui sediamo»

A rimarcare la necessità di portare la questione nelle istituzioni è stato il consigliere comunale Mattia Colli Vignarelli che ha condivido la volontà di farsi promotore di un ordine del giorno in consiglio comunale a Novara, sulla scia di quanto accaduto a Galliate, come rimarcato dall’assessore Alessandro Basile che ha letto la mozione approvata in consiglio comunale.

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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È stata promossa dalle organizzazioni giovanili di M5s, Pd, Sinistra Italiana e Europa Verde la manifestazione per chiedere il riconoscimento dello Stato di Palestina e la fine del genocidio perpetrato da Israele che si è tenuta ieri pomeriggio, 17 novembre, in piazza Matteotti.

Hanno partecipato una cinquantina di manifestanti, perlopiù giovanissimi, che si sono ritrovati per ascoltare gli interventi degli organizzatori. Il primo a parlare è stato Ivan Carlone (M5s) che ha sottolineato come «sia inaccettabile il silenzio del ministro degli esteri Tajani di fronte alle continue uccisioni di civili e a quello che non ho paura a definire un vero e proprio genocidio» e ha aggiunto «davanti al suo silenzio siamo qui oggi per chiedere il riconoscimento dello stato di Palestina, per chiedere lo stop al blocco navale israeliano e al genocidio. Abbiamo bisogno di pace e di finire il massacro di civili a Gaza»

Anche Filippo Garbassi (Pd) interviene appellandosi alla necessità di «una soluzione di pace e convivenza entro confini legittimi e riconosciuti e non l’annientamento degli stati esistenti» aggiungendo che serve «finire di discutere in base alle tifoserie e concentrarsi sul fatto che i civili possano convivere in sicurezza e in pace, anzitutto riconoscendo l’esistenza della Palestina come stato».

Per Sinistra Italiana ed Europa Verde è intervenuta Carolina Paparozzi che ha rimarcato la necessità «di scendere in piazza per dire stop al genocidio e alla censura su questa parola. Muoiono bambini, famiglie, uomini e donne nel silenzio della maggioranza e noi dobbiamo portare la loro voce nelle piazze e nelle istituzioni in cui sediamo»

A rimarcare la necessità di portare la questione nelle istituzioni è stato il consigliere comunale Mattia Colli Vignarelli che ha condivido la volontà di farsi promotore di un ordine del giorno in consiglio comunale a Novara, sulla scia di quanto accaduto a Galliate, come rimarcato dall’assessore Alessandro Basile che ha letto la mozione approvata in consiglio comunale.

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