È stato inaugurato questa mattina, 18 novembre, il nuovo comando di Polizia locale negli spazi al primo piano del complesso dello Sporting a Sant’Agabio. Il trasloco era stato eseguito già nei mesi scorsi, ma questa mattina si è tenuto il taglio del nastro alla presenza delle autorità cittadine e del sottosegretario all’Intero Nicola Molteni.
«Stiamo svolgendo attività di prevenzione grazie alla stretta collaborazione fra le forze dell’ordine che sul campo sono continue e incessanti – ha affermato il sindaco Alessandro Canelli nel suo intervento -. I problemi principali sono nella zona della stazione dove le forze dell’ordine sono sempre presenti: ultimamente la loro attività ha portato all’arresto di diverse persone che spacciavano. Un’altra problematica è quella dell’occupazione abusiva, in particolare all’ex Olcese e all’ex Centro sociale, aree che saranno presto recuperate».
L’assessore alla Sicurezza Luca Piantanida, leggendo il suo intervento, ha elogiato il lavoro della Polizia specificando che «il comando diventa la casa della sicurezza e qui si può lavorare con più efficienza in un ambiente più funzionale e tecnologico».
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Il comandante Paolo Cortese ha invece ricordato il fatto che «il comando è stato doverosamente intitolato a Sara Gambaro, la collega agente scomparsa in un tragico incidente sul lavoro nel 2016».
All’inaugurazione ha preso parte anche il prefetto Francesco Garsia: «Credo da sempre nell’approccio integrato dei problemi legati alla sicurezza. Al comitato ordine e sicurezza pubblica tutti contribuiscono secondo proprie competenze. I cittadini vogliono risposte che si danno anche attraverso strutture e tecnologie adeguate come questa».
Un appello agli agenti di Polizia locale è stato rivolto da parte del procuratore capo Giuseppe Ferrando: «L’invito è al buonsenso e all’autoregolamentazione perché è così che si risolvono tanto piccole infrazioni, serve un rapporto leale e sincero. L’invito agli agenti è anche quello di essere dalla parte del cittadino».
Il sottosegretario Molteni, nel suo intervento, ha puntato tutto sulla sicurezza, tanto da ripetere il termine ben quarantadue volte. «Conosco il sindaco Canelli e gli riconosco di essere attento, pragmatico e sensibile ai bisogni dei cittadini – ha detto Molteni -. Inaugurare un presidio di legalità non è mai il punto di arrivo, ma il punto di partenza di un percorso di sicurezza sul territorio. Quotidianamente e ovunque il tema della sicurezza si impone sempre di più all’attenzione dell’opinione pubblica: la sicurezza è la precondizione per lo sviluppo di un territorio. La sicurezza non deve essere affrontata in una logica emergenzialità ma di programmazione».
Molteni ha affermato che «lo strumento repressivo e sanzionatorio è una risposta importante al bisogno di sicurezza dei cittadini, ma credo anche negli strumenti di prevenzione amministrativa e sociale». La riforma della Polizia locale l’ha definita come «una eterna incompiuta quando invece meriterebbe attenzione in quanto le Polizie locali svolgono un ruolo fondamentale di prossimità».
Il sottosegretario ha posto l’accento «sull’importanza di investire sulla sicurezza per garantire il senso di comunità, la coesione sociale e la convivenza civile delle nostre comunità. Essere a qui a Novara mi permette di toccare con mano lo spirito di collaborazione e la grande capacità di sinergie tra le istituzioni con capacità di investimento lungimirante da parte dell’ente locale».
Molteni ha concluso dicendo che «la sicurezza non è di destra né di sinistra, è un bene che va difeso e protetto».