«E’ piombato in mezzo alla strada, poi all’improvviso è saltato sul cofano della mia auto, urlando che dava fuoco a tutto e mi avrebbe ammazzata. E a un certo punto ha aperto la portiera del lato passeggero per prendere la mia borsa. Voleva i soldi». Nel raccontare quanto vissuto un anno fa, nell’ottobre 2023, la donna, una cinquantottenne di Comignago, ha parlato di «cinque minuti di follia».
Uno sconosciuto l’ha bloccata per strada e minacciata di morte. Per quei cinque minuti folli G.G. 46 anni, residente a Castelletto Ticino e già noto alle forze dell’ordine, è stato condannato a 2 anni e mezzi di reclusione per tentata rapina. Si è giustificato dicendo che non era in sé, di non sapere cosa gli fosse preso. Ma la vittima, invece, si era presa un bello spavento.
Il giorno del fatto stava andando al lavoro a Castelletto, e percorreva una strada molto stretta. Ha visto con la coda dell’occhio quell’uomo che camminava. Poi lui si era piazzato in mezzo alla carreggiata ed era balzato sull’auto. Continuava a imprecare, a saltare e tirare pugni sul cofano. La donna aveva cercato di liberarsi dello sconosciuto facendo retromarcia, ma lui ne aveva approfittato per salire al lato del guidatore. Lì c’era la borsa: «Dove sono i soldi», ripeteva, dicendo continuamente che l’avrebbe uccisa. La vittima aveva cercata di riprendere le proprie cose e lui le aveva strappato i capelli e spintonata. Alla fine era riuscita a scendere e chiamare i soccorsi. I carabinieri avevano fermato l’autore dell’aggressione poco distante.