Un tappeto di 3000 coperte in piazza Martiri per dire no alla violenza sulle donne

Un mosaico unico, frutto del lavoro dell’associazione Viva Vittoria Novara. Il ricavato sarà destinato a Aied Novara, Cooperativa Liberazione e Speranza e il Centro Antiviolenza Area Nord Novarese. In Italia è stato raccolto e devoluto oltre 1 milione di euro

Un tappeto di colori ha avvolto piazza Martiri questa mattina, trasformandola in uno straordinario simbolo di solidarietà e bellezza. Tremila coperte realizzate a mano da volontarie hanno dato vita a un mosaico unico, frutto del lavoro dell’associazione Viva Vittoria Novara. Un impatto visivo incredibile, che ha accolto i primi curiosi già alle 9.30, mentre l’evento ufficiale ha preso il via alle 10. Già di quell’ora, molte coperte erano state vendute, a testimonianza del forte coinvolgimento della comunità.

L’iniziativa, che si inserisce in un progetto nazionale promosso da Viva Vittoria, ha l’obiettivo di sostenere le donne vittime di violenza attraverso la vendita delle coperte. In tutta Italia, l’associazione ha già raccolto e devoluto oltre 1 milione di euro a favore di realtà impegnate nella protezione e nel reinserimento sociale delle donne.

Presente a Novara per l’occasione, Cristina Begni, presidente nazionale di Viva Vittoria, che ha sottolineato il valore simbolico e pratico del progetto: «Novara è la 36esima città che visitiamo. Siete una città meravigliosa. Qui abbiamo trovato una realtà straordinaria, capace di coinvolgere scuole, Rsa e tante altre associazioni. Mi piace pensare che smetteremo di stendere coperte solo quando smetteremo di sentire parlare di violenza».

A Novara, il ricavato sarà destinato a tre associazioni locali: Aied Novara, Cooperativa Liberazione e Speranza e il Centro Antiviolenza Area Nord Novarese, che ogni giorno offrono supporto concreto a donne in difficoltà.

L’evento ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali tra cui le assessore della giunta di Novara (Giulia Negri, Teresa Armienti, Elisabetta Franzoni e Marzia Vicenzi) oltre alle consigliere Maria Luisa Astolfi, Maria Cristina Stangalini, Patrizia Bonelli Cinzia Spilinga e Milù Allegra.

Giulia Negri, assessore alle Pari opportunità, hanno sottolineato l’importanza del messaggio educativo dell’iniziativa: «Questa coperta gigante rappresenta un gesto di bellezza e speranza. Dobbiamo contrastare la violenza non solo con leggi, ma anche con educazione e gesti simbolici come questo».

Anche l’assessora regionale Marina Chiarelli ha ribadito il valore delle reti associative: «La coperta è il simbolo del calore e dell’unione. Senza l’associazionismo, i territori non possono andare avanti. Questo è un messaggio educativo fondamentale di cui devono farsi carico le istituzioni».

Un punto centrale emerso dagli interventi è stata la necessità di superare ogni divisione politica di fronte a un tema così drammatico. L’assessora Teresa Armienti ha commentato: «Nel 2024 non è più possibile sentir parlare di questo. Fondamentale è l’impegno di tutte le amministrazioni a livello centrale e a livello locale, serve un cambiamento culturale che deve iniziare dal basso e dalle famiglie».

Ha aggiunto la consigliera provinciale Marina Grassani: «Non si tratta solo di comprare una coperta, ma di portare a casa la consapevolezza che ognuno di noi ha un dovere. Questo progetto ci ricorda che possiamo fare rete, lavorare insieme e costruire una società basata sul rispetto e sull’amore».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Un tappeto di 3000 coperte in piazza Martiri per dire no alla violenza sulle donne

Un mosaico unico, frutto del lavoro dell’associazione Viva Vittoria Novara. Il ricavato sarà destinato a Aied Novara, Cooperativa Liberazione e Speranza e il Centro Antiviolenza Area Nord Novarese. In Italia è stato raccolto e devoluto oltre 1 milione di euro

Un tappeto di colori ha avvolto piazza Martiri questa mattina, trasformandola in uno straordinario simbolo di solidarietà e bellezza. Tremila coperte realizzate a mano da volontarie hanno dato vita a un mosaico unico, frutto del lavoro dell’associazione Viva Vittoria Novara. Un impatto visivo incredibile, che ha accolto i primi curiosi già alle 9.30, mentre l’evento ufficiale ha preso il via alle 10. Già di quell'ora, molte coperte erano state vendute, a testimonianza del forte coinvolgimento della comunità.

L’iniziativa, che si inserisce in un progetto nazionale promosso da Viva Vittoria, ha l’obiettivo di sostenere le donne vittime di violenza attraverso la vendita delle coperte. In tutta Italia, l’associazione ha già raccolto e devoluto oltre 1 milione di euro a favore di realtà impegnate nella protezione e nel reinserimento sociale delle donne.

Presente a Novara per l’occasione, Cristina Begni, presidente nazionale di Viva Vittoria, che ha sottolineato il valore simbolico e pratico del progetto: «Novara è la 36esima città che visitiamo. Siete una città meravigliosa. Qui abbiamo trovato una realtà straordinaria, capace di coinvolgere scuole, Rsa e tante altre associazioni. Mi piace pensare che smetteremo di stendere coperte solo quando smetteremo di sentire parlare di violenza».

A Novara, il ricavato sarà destinato a tre associazioni locali: Aied Novara, Cooperativa Liberazione e Speranza e il Centro Antiviolenza Area Nord Novarese, che ogni giorno offrono supporto concreto a donne in difficoltà.

L’evento ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti istituzionali tra cui le assessore della giunta di Novara (Giulia Negri, Teresa Armienti, Elisabetta Franzoni e Marzia Vicenzi) oltre alle consigliere Maria Luisa Astolfi, Maria Cristina Stangalini, Patrizia Bonelli Cinzia Spilinga e Milù Allegra.

Giulia Negri, assessore alle Pari opportunità, hanno sottolineato l’importanza del messaggio educativo dell’iniziativa: «Questa coperta gigante rappresenta un gesto di bellezza e speranza. Dobbiamo contrastare la violenza non solo con leggi, ma anche con educazione e gesti simbolici come questo».

Anche l’assessora regionale Marina Chiarelli ha ribadito il valore delle reti associative: «La coperta è il simbolo del calore e dell’unione. Senza l’associazionismo, i territori non possono andare avanti. Questo è un messaggio educativo fondamentale di cui devono farsi carico le istituzioni».

Un punto centrale emerso dagli interventi è stata la necessità di superare ogni divisione politica di fronte a un tema così drammatico. L’assessora Teresa Armienti ha commentato: «Nel 2024 non è più possibile sentir parlare di questo. Fondamentale è l’impegno di tutte le amministrazioni a livello centrale e a livello locale, serve un cambiamento culturale che deve iniziare dal basso e dalle famiglie».

Ha aggiunto la consigliera provinciale Marina Grassani: «Non si tratta solo di comprare una coperta, ma di portare a casa la consapevolezza che ognuno di noi ha un dovere. Questo progetto ci ricorda che possiamo fare rete, lavorare insieme e costruire una società basata sul rispetto e sull’amore».

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