Il rapporto ISPRA 2024 sul consumo di suolo non porta buone notizie per il Piemonte e per Novara. In un quadro nazionale che vede un aumento costante del suolo consumato in tutta Italia e che, secondo i dati di Ispra costa al Paese oltre 400 milioni di euro all’anno a causa della perdita di capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua e regolare il ciclo idrologico, il Piemonte si conferma al quarto posto con 170.769 ettari consumati. Rispetto all’anno scorso, in Piemonte l’incremento è di 553 ettari, quinto posto dietro a Veneto (+891 ettari), Emilia-Romagna (+815), Lombardia (+780), Campania (+643).
Anche il novarese conferma un trend in negativo con la provincia che ha consumato l’11% del suolo disponibile in un anno, la percentuale più alta in Piemonte nonostante in cima alla classifica ci siano la città metropolitana di Torino con 58.608 ettari consumati seguita dalle province di Cuneo (36.756) e Alessandria (25.414).
Quello che accomuna tutte queste aree è il forte impatto degli insediamenti logistici che sono stati oggetto di recente di una proposta di legge presentata dal Partito Democratico a prima firma Domenico Rossi sulla pianificazione della logistica sovracomunale.
Proprio Rossi ha commentato i dati del report pubblicato ieri «in Piemonte stiamo parlando della cementificazione di una superficie pari ad oltre 210mila campi da calcio in un solo anno: l’ennesima conferma di quanto sia necessario un cambiamento di rotta culturale a partire da una rigorosa programmazione su questo tema» e ha aggiunto « una delle cause principali di consumo di suolo è legata agli insediamenti logistici. Solo nell’ultimo anno sono 504 gli ettari consumati con questa destinazione d’uso. In tal senso ritengo che la PDL possa contribuire alla necessità di un pianificazione oggi inesistente che punti a governare i processi di insediamento da un lato e tutelare le aree agricole e il paesaggio dall’altro. Ma non solo, la programmazione serve anche a tutelare la manifattura che rischia di essere fagogitata» ha concluso, rilanciando l’invito al presidente Cirio e alla maggioranza di «entrare nel merito della discussione senza atteggiamenti pregiudiziali e che si lavori seriamente a un censimento delle aree dismesse al fine di renderle disponibili per nuovi insediamenti».
La logistica continua ad essere argomento di dibattito anche a Novara dove probabilmente mercoledì 11 dicembre verrà discusso in commissione il testo della mozione che il Pd aveva presentato in merito all’area di parcheggio prevista per il Cim. Sembra infatti che, dopo la bocciatura del progetto per il polo logistico di Pernate, l’amministrazione novarese abbia dimostrato la volontà di aprire al dialogo in merito all’area.