Grazie a due (e mezzo) buoni set nel match infrasettimanale contro Bergamo la Igor ha ritrovato l’appuntamento con i tre punti. Un 3-0 che ha permesso a Bosio e compagne di mantenere inalterata la situazione in graduatoria tanto con chi sta davanti, Milano e Scandicci (anche se a Milano è stato rosicchiato un punticino), quanto a chi dietro, Chieri e Busto Arsizio.
Nel post gara coach Lorenzo Bernardi si è detto soddisfatto, ma paradossalmente lo era stato anche a Conegliano («Per gran parte della partita, soprattutto il primo e il terzo set, abbiamo giocato alla pari con la Imoco»). Il tecnico non ama parlare delle “altre”, però ha voluto ricordare che «molte squadre, a parte Conegliano, stanno facendo fatica. Ma Conegliano non è una sorpresa. Per entrare in competizione con loro ci vogliono giocatrici che costano da un milione in su… Atlete di questi livelli ce ne sono poche al mondo e le hanno loro».
Un ragionamento per mettere un po’ il freno a quella che lui ha definito “frenesia” esistente nell’ambiente, «questa ansia da quarto, terzo, secondo posto… Vedremo alla fine della regular season dove saremo». Più in generale, anche contro Bergamo la squadra ha avuto qualche black-out: «Dobbiamo lavorare su queste dinamiche. Siamo una squadra che ha perso certi automatismi e adesso sta lavorando per assimilarne nuovi».
Sul fronte mercato sembra invece davvero essere giunto al capolinea il rapporto fra la società novarese e Hanna Orthmann. La schiacciatrice tedesca, che la Igor prelevò nell’estate dello scorso anno, come si ricorderà subì un grave infortunio in occasione del primo match degli Europei. Un guaio che la tenne, tra intervento chirurgico e la lunga fase riabilitativa, lontana dai campi di gioco per oltre un anno. Dichiarata nuovamente “arruolabile” all’inizio della corrente stagione, non sta tuttavia trovando spazio in questo momento, neppure come rincalzo a set avviato. Dalla Turchia è rimbalzata la notizia di un interessamento nei suoi confronti del THY Istanbul, già su club per due anni dal 2021 al ’23.
Non è detto che l’affare possa andare in porto e, in caso di partenza, a colmare il “buco” nel reparto bande di Novara (e in attesa del rientro di Akimova, con il conseguente ritorno di Tolok nel suo ruolo più naturale) il club della presidente suor Giovanna Saporiti avrebbe messo gli occhi sulla statunitense Madisen Skinner, 23 anni, 188 centimetri, al momento alla Texas University, sorella minore di Avery, da due stagioni in forza a Chieri.