Chiusura uffici postali, Torino vince il ricorso al Tar. Novara che fa? Interrogazione in Comune

Interrogazione di Cinzia Spilinga (Pd) sulle azioni che il Comune metterà in campo per scongiurare le chiusure degli uffici

La chiusura degli uffici postali del Torrion Quartara e di Vignale prevista per lunedì 16 dicembre torna a far discutere il consiglio comunale di Novara con l’interrogazione presentata da Cinzia Spilinga (Pd) che ha chiesto – nella seduta di questa mattina – se anche il Comune di Novara stia valutando l’ipotesi del ricorso al Tar – come ha fatto quello di Torino, ottenendo il rinvio delle chiusure all’8 gennaio quando ci sarà la sentenza collegiale – e quali azioni concrete sta mettendo in campo con Poste Italiane per scongiurare la chiusura degli uffici.

A rispondere all’interrogazione è l’assessora al Commercio Maria Cristina Stangalini che ha dichiarato che il Comune «ha ritenuto di non procedere giudizialmente presentando ricorso al Tar, dal momento che la volontà dell’amministrazione è quella di trovare soluzioni alternative, al fine di arrecare il minor disagio possibile alla cittadinanza» e ha ricordato gli esiti dell’incontro cui ha partecipato lo scorso 10 dicembre in cui ha «ribadito la nostra contrarietà alla scelta di Poste italiane di chiudere gli uffici, ma abbiamo preferito scegliere la strada della trattativa piuttosto che quella di un percorso legale che porterebbe ad esiti incerti e probabilmente controproducenti».

A Novara Poste ha annunciato l’installazione di un postamat presso gli uffici di San Rocco e Lumellogno e ha confermato la disponibilità a procedere analogamente per Vignale e il Torrion Quartara con l’attivazione di ulteriori linee LIS per il pagamento presso gli esercizi che si renderanno disponibili nei due quartieri interessati. Poste ha anche garantito che nei prossimi mesi si lavorerà anche sugli altri servizi che daranno la possibilità ai cittadini di sbrigare le pratiche più importanti, come il pagamento delle utenze o i prelievi. L’assessora ha concluso dichiarando che «monitoreremo costantemente la situazione affinché gli impegni presi vengano rispettati».

Si è detta non soddisfatta della risposta la consigliera Spilinga «perché Torino ha perseguito la strada del ricorso al Tar e fino all’8 gennaio gli uffici postali rimarranno aperti, mentre a Novara il 16 dicembre gli uffici postali saranno chiusi». Nella sua replica Spilinga ha affermato che «quella scelta dall’amministrazione non è una soluzione che mi soddisfa perché le soluzioni alternative si sarebbero trovate comunque. Semplicemente il Comune di Novara non ha voluto procedere con il ricorso al Tar e questo non soddisfa me nè le persone con difficoltà di deambulazione anziane senza mezzi per muoversi che abitano in due quartieri che sono periferici. Se vogliamo essere vicini ai più deboli e alle periferie, questa non è la strada giusta».

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Chiusura uffici postali, Torino vince il ricorso al Tar. Novara che fa? Interrogazione in Comune

Interrogazione di Cinzia Spilinga (Pd) sulle azioni che il Comune metterà in campo per scongiurare le chiusure degli uffici

La chiusura degli uffici postali del Torrion Quartara e di Vignale prevista per lunedì 16 dicembre torna a far discutere il consiglio comunale di Novara con l’interrogazione presentata da Cinzia Spilinga (Pd) che ha chiesto – nella seduta di questa mattina – se anche il Comune di Novara stia valutando l’ipotesi del ricorso al Tar – come ha fatto quello di Torino, ottenendo il rinvio delle chiusure all’8 gennaio quando ci sarà la sentenza collegiale – e quali azioni concrete sta mettendo in campo con Poste Italiane per scongiurare la chiusura degli uffici.

A rispondere all’interrogazione è l’assessora al Commercio Maria Cristina Stangalini che ha dichiarato che il Comune «ha ritenuto di non procedere giudizialmente presentando ricorso al Tar, dal momento che la volontà dell’amministrazione è quella di trovare soluzioni alternative, al fine di arrecare il minor disagio possibile alla cittadinanza» e ha ricordato gli esiti dell’incontro cui ha partecipato lo scorso 10 dicembre in cui ha «ribadito la nostra contrarietà alla scelta di Poste italiane di chiudere gli uffici, ma abbiamo preferito scegliere la strada della trattativa piuttosto che quella di un percorso legale che porterebbe ad esiti incerti e probabilmente controproducenti».

A Novara Poste ha annunciato l’installazione di un postamat presso gli uffici di San Rocco e Lumellogno e ha confermato la disponibilità a procedere analogamente per Vignale e il Torrion Quartara con l’attivazione di ulteriori linee LIS per il pagamento presso gli esercizi che si renderanno disponibili nei due quartieri interessati. Poste ha anche garantito che nei prossimi mesi si lavorerà anche sugli altri servizi che daranno la possibilità ai cittadini di sbrigare le pratiche più importanti, come il pagamento delle utenze o i prelievi. L’assessora ha concluso dichiarando che «monitoreremo costantemente la situazione affinché gli impegni presi vengano rispettati».

Si è detta non soddisfatta della risposta la consigliera Spilinga «perché Torino ha perseguito la strada del ricorso al Tar e fino all’8 gennaio gli uffici postali rimarranno aperti, mentre a Novara il 16 dicembre gli uffici postali saranno chiusi». Nella sua replica Spilinga ha affermato che «quella scelta dall’amministrazione non è una soluzione che mi soddisfa perché le soluzioni alternative si sarebbero trovate comunque. Semplicemente il Comune di Novara non ha voluto procedere con il ricorso al Tar e questo non soddisfa me nè le persone con difficoltà di deambulazione anziane senza mezzi per muoversi che abitano in due quartieri che sono periferici. Se vogliamo essere vicini ai più deboli e alle periferie, questa non è la strada giusta».

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