Tensostruttura di via Magalotti si farà in viale Kennedy. Minoranze: «De Grandis mette in imbarazzo il sindaco»

La vicenda della struttura sportiva torna a fare discutere. Le minoranze chiedono le dimissioni del vice sindaco e assessore allo Sport

Continua a far discutere la vicenda della tensostruttura di via Magalotti che questa mattina, 13 dicembre, è approdata in consiglio comunale dopo la commissione di ieri in cui l’amministrazione comunale aveva annunciato di aver individuato un nuovo luogo nella zona di viale Kennedy per costruire la struttura, alternativo al cortile della scuola Pier Lombardo.

Durante la discussione in aula, le minoranze hanno attaccato il vicesindaco e assessore allo sport Ivan De Grandis – che non era in aula perché impegnato in un viaggio istituzionale a Bruxelles – da sempre promotore del progetto, il quale aveva ribadito la volontà di continuare sulla collocazione in via Magalotti nonostante il parere contrario dei residenti e del collegio docenti. Secondo quanto emerso, invece, l’intervento diretto del sindaco Alessandro Canelli avrebbe permesso di individuare un altro luogo idoneo.

«È evidente per noi che le dimissioni del vicesindaco sono un atto dovuto e a dimostrazione della sua inadeguatezza c’è l’intervento diretto del sindaco Canelli in merito al progetto che, di fatto, è per De Grandis una vera e propria sfiducia» ha dichiarato il capogruppo Pd Nicola Fonzo durante il suo intervento a cui sono seguite le spiegazioni di Canelli che ha replicato: «L’assessore è stato da me coinvolto successivamente a una serie di verifiche sulla fattibilità dell’impianto nella zona di viale Kennedy dal punto di vista urbanistico e paesaggistico. Quando sono stato sicuro, allora l’ho detto a De Grandis e alla giunta e tutti hanno convenuto che potesse esserci convergenza sulla nuova destinazione».

È proprio l’intervento di Canelli sulla questione0 che è stato criticato dalla consigliera dem Milù Allegra: «Anche noi vogliamo una casa per la Libertas, ma ciò che registro dopo intervento del sindaco è che la soluzione l’ha trovata lui e non l’assessore competente che in commissione disse che non c’erano siti alternativi a quello di via Magalotti. Se è il sindaco che trova la soluzione con gli uffici e trova il modo, mi chiedo che cosa se ne fa l’amministrazione di un assessore che da un anno la mette in imbarazzo non solo su questo tema» seguita da Rossano Pirovano che ha lanciato un appello alla maggioranza: «Mettiamo fine a una vicenda imbarazzante per l’amministrazione e per tutta la città. Toglietevi dall’imbarazzo e ritirate le deleghe a De Grandis».

L’invettiva delle minoranze non è piaciuta al consigliere di Fdi Marco Gambacorta che parla di un «attacco politico nei confronti di Fdi, una campagna diffamatoria e denigratoria che è inaccettabile. Tutte le falsità che sono state dette questa mattina sono diffamazioni nei confronti dell’amministrazione. Sul progetto c’è stato un confronto ed entrambi, sindaco e assessore, hanno convenuto sull’individuazione di un’altra zona per la struttura».

Insomma, pare che Canelli abbia tolto le castagne dal fuoco al suo vice e a Fdi anche a tutela della città e della società sportiva che dovrà avere al più presto una nuova casa. Continuerà a farlo anche per la vicenda del Terdoppio o accoglierà l’invito delle minoranze a un nuovo rimpasto in giunta?

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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Tensostruttura di via Magalotti si farà in viale Kennedy. Minoranze: «De Grandis mette in imbarazzo il sindaco»

La vicenda della struttura sportiva torna a fare discutere. Le minoranze chiedono le dimissioni del vice sindaco e assessore allo Sport

Continua a far discutere la vicenda della tensostruttura di via Magalotti che questa mattina, 13 dicembre, è approdata in consiglio comunale dopo la commissione di ieri in cui l’amministrazione comunale aveva annunciato di aver individuato un nuovo luogo nella zona di viale Kennedy per costruire la struttura, alternativo al cortile della scuola Pier Lombardo.

Durante la discussione in aula, le minoranze hanno attaccato il vicesindaco e assessore allo sport Ivan De Grandis – che non era in aula perché impegnato in un viaggio istituzionale a Bruxelles – da sempre promotore del progetto, il quale aveva ribadito la volontà di continuare sulla collocazione in via Magalotti nonostante il parere contrario dei residenti e del collegio docenti. Secondo quanto emerso, invece, l’intervento diretto del sindaco Alessandro Canelli avrebbe permesso di individuare un altro luogo idoneo.

«È evidente per noi che le dimissioni del vicesindaco sono un atto dovuto e a dimostrazione della sua inadeguatezza c’è l’intervento diretto del sindaco Canelli in merito al progetto che, di fatto, è per De Grandis una vera e propria sfiducia» ha dichiarato il capogruppo Pd Nicola Fonzo durante il suo intervento a cui sono seguite le spiegazioni di Canelli che ha replicato: «L’assessore è stato da me coinvolto successivamente a una serie di verifiche sulla fattibilità dell’impianto nella zona di viale Kennedy dal punto di vista urbanistico e paesaggistico. Quando sono stato sicuro, allora l’ho detto a De Grandis e alla giunta e tutti hanno convenuto che potesse esserci convergenza sulla nuova destinazione».

È proprio l’intervento di Canelli sulla questione0 che è stato criticato dalla consigliera dem Milù Allegra: «Anche noi vogliamo una casa per la Libertas, ma ciò che registro dopo intervento del sindaco è che la soluzione l’ha trovata lui e non l’assessore competente che in commissione disse che non c’erano siti alternativi a quello di via Magalotti. Se è il sindaco che trova la soluzione con gli uffici e trova il modo, mi chiedo che cosa se ne fa l’amministrazione di un assessore che da un anno la mette in imbarazzo non solo su questo tema» seguita da Rossano Pirovano che ha lanciato un appello alla maggioranza: «Mettiamo fine a una vicenda imbarazzante per l’amministrazione e per tutta la città. Toglietevi dall’imbarazzo e ritirate le deleghe a De Grandis».

L’invettiva delle minoranze non è piaciuta al consigliere di Fdi Marco Gambacorta che parla di un «attacco politico nei confronti di Fdi, una campagna diffamatoria e denigratoria che è inaccettabile. Tutte le falsità che sono state dette questa mattina sono diffamazioni nei confronti dell’amministrazione. Sul progetto c’è stato un confronto ed entrambi, sindaco e assessore, hanno convenuto sull’individuazione di un’altra zona per la struttura».

Insomma, pare che Canelli abbia tolto le castagne dal fuoco al suo vice e a Fdi anche a tutela della città e della società sportiva che dovrà avere al più presto una nuova casa. Continuerà a farlo anche per la vicenda del Terdoppio o accoglierà l’invito delle minoranze a un nuovo rimpasto in giunta?

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.