Travolse e uccise donna sulle strisce a Momo: patteggia 1 anno e 10 mesi per omicidio stradale

Ha risarcito il danno ai parenti e ha quindi potuto patteggiare: 1 anno e 10 mesi di reclusione con la condizione. Questa la pena concordata fra accusa e difesa per R.F., l’automobilista 58enne abitante a Borgomanero che nel tardo pomeriggio dello scorso 13 gennaio ha investito la badante Teresa Dorotea Gawlowska mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali a Momo. Già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, l’uomo era accusato di omicidio stradale e guida in stato di ebbrezza (valori superiori quasi due volte ai limiti di legge).

In base a quanto verificato al momento dai carabinieri di Oleggio, l’uomo, di professione camionista, si trovava al volante di un suv Suzuki Ignis. Dopo essersi fermato in un bar di Alzate di Momo, si era messo alla guida per fare rientro a Borgomanero. Superato il semaforo all’incrocio tra la statale 229 del Lago d’Orta e la provinciale 17 per Oleggio, non si sarebbe accorto che la donna di origini polacche stava attraversando via Magistrini sulle strisce pedonali, all’altezza della Farmacia Baguzzi. L’urto non aveva lasciato scampo alla donna di 65 anni che, colpita lateralmente, era stata poi caricata dall’auto e aveva picchiato il viso sul parabrezza.

L’equipe del 118 aveva tentato di soccorrerla ma Teresa Dorotea non aveva più ripreso conoscenza. La donna era domiciliata in via Circonvallazione a Momo e svolgeva l’attività di assistenza ai pazienti allettati; oltre ad aver lavorato per una famiglia del paese, di recente aveva svolto la mansione di badante anche a Briona e Cavallirio. I suoi familiari erano stati raggiunti in Polonia grazie all’Ambasciata.

L’autista del suv si è difeso dicendo di essere stato abbagliato dalle luci di altre auto e di non aver assolutamente visto la vittima.

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Travolse e uccise donna sulle strisce a Momo: patteggia 1 anno e 10 mesi per omicidio stradale

Ha risarcito il danno ai parenti e ha quindi potuto patteggiare: 1 anno e 10 mesi di reclusione con la condizione. Questa la pena concordata fra accusa e difesa per R.F., l’automobilista 58enne abitante a Borgomanero che nel tardo pomeriggio dello scorso 13 gennaio ha investito la badante Teresa Dorotea Gawlowska mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali a Momo. Già sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, l’uomo era accusato di omicidio stradale e guida in stato di ebbrezza (valori superiori quasi due volte ai limiti di legge).

In base a quanto verificato al momento dai carabinieri di Oleggio, l’uomo, di professione camionista, si trovava al volante di un suv Suzuki Ignis. Dopo essersi fermato in un bar di Alzate di Momo, si era messo alla guida per fare rientro a Borgomanero. Superato il semaforo all’incrocio tra la statale 229 del Lago d’Orta e la provinciale 17 per Oleggio, non si sarebbe accorto che la donna di origini polacche stava attraversando via Magistrini sulle strisce pedonali, all’altezza della Farmacia Baguzzi. L’urto non aveva lasciato scampo alla donna di 65 anni che, colpita lateralmente, era stata poi caricata dall’auto e aveva picchiato il viso sul parabrezza.

L’equipe del 118 aveva tentato di soccorrerla ma Teresa Dorotea non aveva più ripreso conoscenza. La donna era domiciliata in via Circonvallazione a Momo e svolgeva l’attività di assistenza ai pazienti allettati; oltre ad aver lavorato per una famiglia del paese, di recente aveva svolto la mansione di badante anche a Briona e Cavallirio. I suoi familiari erano stati raggiunti in Polonia grazie all’Ambasciata.

L’autista del suv si è difeso dicendo di essere stato abbagliato dalle luci di altre auto e di non aver assolutamente visto la vittima.

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