Novara: via libera dalla Commissione Europea per Silicon Box, il polo europeo dei microchip

Le congratulazioni sono arrivate anche da Teresa Ribera, vice presidente esecutiva per la Transizione pulita, giusta e competitiva della Commissione europea

Un importante passo avanti per il futuro tecnologico di Novara, del Piemonte e dell’intera Europa. La Commissione Europea ha dato il via libera all’aiuto di Stato da 1,3 miliardi di euro per la realizzazione di Silicon Box, il primo stabilimento europeo dedicato all’advanced packaging e alla chiplet integration. Si tratta di un progetto ambizioso, dal valore complessivo di 3,2 miliardi di euro, che punta a fare di Novara un centro nevralgico per il settore dei semiconduttori.

L’intervento rappresenta un tassello fondamentale per rafforzare l’autonomia tecnologica dell’Europa nel settore strategico dei semiconduttori, come previsto dal Chips Act europeo. «Quella di Novara sarà la prima fabbrica europea di advanced packaging e chiplet integration della multinazionale di Singapore Silicon Box», hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano. La struttura creerà 1.600 posti di lavoro altamente qualificati, offrendo una straordinaria opportunità di crescita professionale e tecnologica per il territorio.

Il progetto gode di un forte supporto istituzionale. La nomina di un Commissario straordinario del Governo – in carico alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – sarà il prossimo passo per accelerare le operazioni e garantire l’avvio dei cantieri entro il 2025. «Ringraziamo il governo per il sostegno e la collaborazione che hanno portato all’avvio di questo progetto» hanno aggiunto Cirio e Tronzano, ribadendo l’obiettivo di fare del Piemonte la «patria europea dei microchip di nuova generazione».

«La nascita di Silicon Box non è solo un’opportunità per il settore produttivo, ma anche un catalizzatore per lo sviluppo accademico e formativo – ha affermato il sindaco, Alessandro Canelli -. In collaborazione con le università locali, saranno avviati percorsi accademici specifici per formare figure professionali altamente qualificate, necessarie per il nuovo polo tecnologico. Questo garantirà un’adeguata preparazione e un collegamento diretto tra formazione e mondo del lavoro. Per Novara, il via libera della Commissione Europea rappresenta un vero e proprio regalo di Natale, con la promessa di un futuro brillante all’insegna dell’alta tecnologia e dell’innovazione.».

Le congratulazioni sono arrivate anche da Teresa Ribera, vice presidente esecutiva per la Transizione pulita, giusta e competitiva della Commissione europea. «La misura italiana da 1,3 miliardi di euro approvata oggi sostiene un impianto unico nel suo genere per il confezionamento avanzato dei chip – ha commentato -. Garantisce ai principali operatori dei settori delle telecomunicazioni, dell’automobile e dell’elettronica di consumo l’accesso a chip ad alte prestazioni, affidabili ed efficienti dal punto di vista energetico. Ciò sosterrà la nostra transizione digitale e verde e contribuirà a creare occupazione altamente qualificata. Allo stesso tempo, garantiamo che le possibili distorsioni della concorrenza siano limitate».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Novara: via libera dalla Commissione Europea per Silicon Box, il polo europeo dei microchip

Le congratulazioni sono arrivate anche da Teresa Ribera, vice presidente esecutiva per la Transizione pulita, giusta e competitiva della Commissione europea

Un importante passo avanti per il futuro tecnologico di Novara, del Piemonte e dell’intera Europa. La Commissione Europea ha dato il via libera all’aiuto di Stato da 1,3 miliardi di euro per la realizzazione di Silicon Box, il primo stabilimento europeo dedicato all’advanced packaging e alla chiplet integration. Si tratta di un progetto ambizioso, dal valore complessivo di 3,2 miliardi di euro, che punta a fare di Novara un centro nevralgico per il settore dei semiconduttori.

L’intervento rappresenta un tassello fondamentale per rafforzare l’autonomia tecnologica dell’Europa nel settore strategico dei semiconduttori, come previsto dal Chips Act europeo. «Quella di Novara sarà la prima fabbrica europea di advanced packaging e chiplet integration della multinazionale di Singapore Silicon Box», hanno dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Attività Produttive Andrea Tronzano. La struttura creerà 1.600 posti di lavoro altamente qualificati, offrendo una straordinaria opportunità di crescita professionale e tecnologica per il territorio.

Il progetto gode di un forte supporto istituzionale. La nomina di un Commissario straordinario del Governo – in carico alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – sarà il prossimo passo per accelerare le operazioni e garantire l’avvio dei cantieri entro il 2025. «Ringraziamo il governo per il sostegno e la collaborazione che hanno portato all’avvio di questo progetto» hanno aggiunto Cirio e Tronzano, ribadendo l’obiettivo di fare del Piemonte la «patria europea dei microchip di nuova generazione».

«La nascita di Silicon Box non è solo un’opportunità per il settore produttivo, ma anche un catalizzatore per lo sviluppo accademico e formativo – ha affermato il sindaco, Alessandro Canelli -. In collaborazione con le università locali, saranno avviati percorsi accademici specifici per formare figure professionali altamente qualificate, necessarie per il nuovo polo tecnologico. Questo garantirà un’adeguata preparazione e un collegamento diretto tra formazione e mondo del lavoro. Per Novara, il via libera della Commissione Europea rappresenta un vero e proprio regalo di Natale, con la promessa di un futuro brillante all’insegna dell’alta tecnologia e dell’innovazione.».

Le congratulazioni sono arrivate anche da Teresa Ribera, vice presidente esecutiva per la Transizione pulita, giusta e competitiva della Commissione europea. «La misura italiana da 1,3 miliardi di euro approvata oggi sostiene un impianto unico nel suo genere per il confezionamento avanzato dei chip – ha commentato -. Garantisce ai principali operatori dei settori delle telecomunicazioni, dell’automobile e dell’elettronica di consumo l’accesso a chip ad alte prestazioni, affidabili ed efficienti dal punto di vista energetico. Ciò sosterrà la nostra transizione digitale e verde e contribuirà a creare occupazione altamente qualificata. Allo stesso tempo, garantiamo che le possibili distorsioni della concorrenza siano limitate».

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